Nota bene: abbiamo volutamente atteso alcuni giorni prima di presentarvi la nostra analisi tecnica di Skyrim su Switch 2, in quanto la release iniziale presentava numerosi problemi tecnici riconducibili a inupt lag; questi problemi, con una recentissima patch, sembrano essere ormai risolti.
Questa non è una recensione su The Elder Scrolls V: Skyrim, perché non c’è davvero bisogno – si spera. Bethesda ha deciso di rilanciare a sorpresa (ma neanche troppo, a conti fatti si tratta dell’ottava re-release di Skyrim, se non abbiamo perso qualcosa) il suo GDR per eccellenza anche su Nintendo Switch 2, che in questi primi mesi si sta rendendo protagonista di tante riedizioni – a breve vi parleremo anche di Divinity: Original Sin 2 Definitive Edition. Insomma, il gioco lo conosciamo benissimo: un imponente, gigantesco e fondamentale gioco di ruolo, figlio di un Oblivion altrettanto impattante, che ancora oggi si pone come una tappa immancabile per un appassionato del genere.
Il debutto di The Elder Scrolls V: Skyrim Anniversary Edition sulla nuova piattaforma di Nintendo segna quindi un passaggio evolutivo necessario, e forse obbligatorio vista l’attesa ancora lunghissima per TES 6, per uno dei titoli più iconici dell’ultimo ventennio. Sebbene l’opera di Bethesda sia ormai onnipresente su ogni hardware disponibile, la versione dedicata a Switch 2 prometteva di colmare il divario qualitativo tra l’esperienza ibrida e quella offerta dalle console domestiche di generazione corrente.
Ne parliamo un po’ qui, in questa analisi tecnica della versione Switch 2.
Evoluzione visiva e Performance

Dal punto di vista puramente estetico, il balzo in avanti rispetto alla versione per la precedente Switch è tangibile – per inciso, se possedete l’originale Skyrim per Switch, questa riedizione è gratis. La nuova edizione abbandona i compromessi visivi che ricordavano le versioni per Xbox 360 e PlayStation 3, allineandosi maggiormente alla Special Edition disponibile su hardware più performanti. La qualità dell’immagine risulta significativamente più nitida, un beneficio che si percepisce in modalità docked ma che diventa fondamentale in modalità portatile, dove la densità di pixel e la pulizia dei dettagli valorizzano lo schermo della nuova console.
Le incertezze però non mancano.
L’upscaling non ha funzionato come dovrebbe, con una resa imprecisa dei contorni dei personaggi durante le fasi di movimento. Probabilmente le tecniche di ricostruzione dell’immagine non sono ancora perfettamente ottimizzate per il motore di gioco. Sul fronte del frame rate, Bethesda ha optato per un target conservativo di 30 fps, una scelta che potrebbe deludere chi auspicava una modalità performance a 60 fps o almeno un supporto ai 40 fps per sfruttare i display a 120Hz.
Un ambito in cui Switch 2 dimostra la propria superiorità hardware è la riduzione dei tempi di attesa. Il caricamento di un file di salvataggio richiede ora circa 17 secondi, contro i 61 secondi necessari sulla console di precedente generazione.
Un dato critico riguarda però l’occupazione di memoria: la versione nativa per Switch 2 richiede ben 53 GB di spazio libero, un incremento massiccio rispetto ai circa 13 GB della versione originale. Questo aumento riflette l’utilizzo di asset a risoluzione più elevata, ma al tempo stesso grava enormemente sulla memoria interna non proprio esagerata della nuova console Nintendo. Sembra che non ci sia stata una grande ottimizzazione, soprattutto considerando che Assassin’s Creed: Shadows, anch’esso da poco rilanciato su Switch 2, occupa appena 10 GB in più di Skyrim.
Problemi risolti…?

Al momento del rilascio, l’esperienza di gioco è stata parzialmente compromessa da una marcata latenza di input. Il titolo risultava meno reattivo rispetto alla versione originale. Questa criticità, unita all’assenza di supporto per il Creation Club e per le mod esterne — limitando i contenuti ai soli DLC ufficiali e ai pacchetti inclusi nell’Anniversary Edition — hanno frenato notevolmente l’entusiasmo.
È doveroso segnalare che, fortunatamente, Bethesda ha rilasciato una patch correttiva mirata da pochissimo. L’aggiornamento ha risolto i problemi di input lag, ripristinando la reattività necessaria per godere appieno dei combattimenti e dell’esplorazione, rendendo l’esperienza fluida e soddisfacente come previsto dagli standard della nuova piattaforma. Resta l’amaro in bocca per come è stata gestita questa presentazione, perché solo poche settimane fa anche Fallout 4 Anniversary Edition è stato lanciato con grossi problemi tecnici.
Ne vale la pena?

L’aggiornamento alla versione Switch 2 è gestito con una politica favorevole all’utente: chi possiede già l’Anniversary Edition su Switch può riscattare la nuova versione gratuitamente tramite eShop. Per i possessori del gioco base, l’accesso alle migliorie della nuova console è vincolato all’acquisto dell’upgrade Anniversary.
Nonostante l’assenza di un comparto mod completo, la versione Switch 2 di Skyrim si attesta come la migliore esperienza portatile del titolo attualmente disponibile, grazie alla risoluzione dei difetti tecnici iniziali e a una solidità visiva finalmente al passo con i tempi. Fortunatamente, i problemi più gravi sono stati risolti.
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