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The Last of Us 2×02, recensione: la puntata perfetta

Dopo un’apertura di stagione che si prende i suoi tempi, The Last of Us di HBO prosegue con una puntata che dura meno di un’ora, ma ha davvero tutto: resa scenica impattante, aggiunte rispetto al videogioco, citazioni, profondità, crudezza. Tutto quello che ci si poteva aspettare da The Last of Us e anche di più.

Parliamone più nel dettaglio in questa recensione.

Il primo nemico: la neve

La seconda puntata della seconda stagione di The Last of Us si apre su uno scenario che ci ricorda nettamente un altro show di successo targato HBO: Game of Thrones. Impossibile non cogliere i rimandi e i parallelismi alla serie TV fantasy.

Jackson è sicura, organizzata, ma è immersa in una tempesta di neve che rende tutto più spettrale, ostile e apocalittico. Si passa dai problemi di cuore dettati dal triangolo Ellie (Bella Ramsey) – Dina (Isabela Merced) – Jesse (Young Mazino) alla notizia che ci sono degli infetti, molti, sepolti nei ghiacci. Due pattuglie lasciano l’insediamento, Dina con Joel, Ellie con Jesse. L’inizio della catastrofe.

Non solo bisogna guardarsi dall’eventuale minaccia degli infetti, ma con il freddo tutto diventa più pericoloso: si rischia l’assideramento, i cavalli vanno nutriti e protetti dal ghiaccio, la visuale è ostruita, i suoni sono ovattati. La sensazione opprimente che trasmette l’intero episodio è davvero encomiabile.

L’inverno è arrivato, più crudele che mai.

Il secondo nemico: i mostri

Il cuore dell’azione di questo episodio è lo scontro con l’orda di infetti che emerge dai ghiacci. Di nuovo, ci sono tornati alla mente certi scenari di Game of Thrones, ma anche alcune sequenze del videogioco Days Gone. Ormai questi due medium, cinema e videogioco, si intrecciano e si fondono sempre più.

Questa sequenza tutta concentrata sull’assedio di Jackson da parte degli infetti (torna anche il Bloater, più coriaceo che mai) ha il respiro cinematografico che ci aspettavamo dalla seconda stagione di The Last of Us. Si discosta dalle dinamiche del videogioco per offrirci una lotta più estesa, più da film, che abbiamo davvero apprezzato. La città è fortificata, gli uomini sanno cosa fare. Il personaggio di Tommy (Gabriel Luna) assume un nuovo spessore e si prende il suo spazio come guida dei cittadini di Jackson, anche se le sue scelte non sono sempre così oculate. Alla fine, è il vero eroe di questo episodio.

Ghiaccio e infetti spingono il quartetto di personaggi a riunirsi per lo showdown finale: Dina e Joel salvano la vita a Abby (Kaitlyn Dever), i tre sono costretti a raggiungere i compagni della militare nel loro rifugio. Verranno raggiunti da Ellie, che è partita con Jesse per cercare i due amici dispersi nella tormenta. Purtroppo, chi conosce il videogioco sa che questa alleanza non s’ha da fare.

Ebbene sì, siamo arrivati a QUELLA SCENA.

Il terzo nemico: l’umanità

Nonostante i molteplici fronti e le differenti linee narrative lungo le quali si dipana la narrazione di questo episodio, l’indiscussa protagonista è Abby. La fisicità di Kaitlyn Dever non è paragonabile al fisico statuario dell’originale (l’attrice le cui fattezze sono state riprese per il personaggio di Abby nel videogioco, per quanto riguarda il corpo, è l’atleta Colleen Fotsch), ma siamo rimasti piacevolmente colpiti dal suo viso affilato e la sua espressività.

Nelle prime sue apparizioni, Abby ci era parsa fin troppo dolce e affranta… beh, la paura e l’orrore che abbiamo provato vivendo la sua interpretazione durante la scena finale di questo episodio è stata cosa rara. Questo testimonia quanto sì, l’apparenza sia importante, ma alla fine la cosa che più conta sono davvero “le vibes” nell’insieme e la performance attoriale. Non possiamo lamentarci, Abby fa davvero paura e la follia omicida si scatena qui in tutta la sua cieca rabbia.

Parleremo più approfonditamente di QUELLA SCENA in un articolo apposito, anche per non fare troppi spoiler, ma nonostante piccole varianti vi assicuriamo che l’effetto è proprio quello desiderato. Tra grida, violenza e dolore, HBO non si è tirata indietro ed è ciò che rende questo episodio ancor più efficace. Anche chi conosce il videogioco resta spiazzato e il dolore è palpabile proprio come la prima volta.

C’è un’immagine inedita in particolare, proprio a fine episodio, una aggiunta che ci ha scossi e che si merita un applauso aggiuntivo: vedere una persona amata trasformarsi in niente più che un sacco insanguinato trainato da un cavallo nella neve è davvero scioccante.

Possiamo affermare con certezza che questa seconda stagione di The Last of Us è ufficialmente iniziata, ora si fa sul serio. Riusciranno i prossimi episodi a essere al pari di cotanta magnificenza?

Lo scopriremo solo vivendo.

9.5
Review Overview
Riassunto

Non siete pronti a quello che vedrete.

  • Giudizio complessivo9.5
Scritto da
Chiara Ferrè

Ciao, sono Chiara. Cresciuta a pane, Harry Potter e Final Fantasy, ho da sempre una grande passione per la narrazione in tutte le sue forme. Cerco campi di battaglia, magici cappelli, lucertoloni volanti. Ho una penna e non ho paura di usarla.

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