Negli ultimi anni, Atlus ha saputo conquistare nuove generazioni di giocatori con Persona 5 e Shin Megami Tensei V, ma c’è un angolo del suo universo narrativo rimasto nell’ombra troppo a lungo: quello di Raidou Kuzunoha. Con RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army, finalmente questo detective-esorcista in uniforme scolastica nera torna a prendersi il centro della scena, rinnovato nella forma ma fedele alla sua affascinante sostanza.
Questa remaster non è un semplice lifting grafico di un titolo PlayStation 2: è un ritorno a un filone che mischiava noir, folklore, azione e strategia. Ma è anche una porta d’ingresso eccellente per chi si è sempre chiesto chi fosse quel misterioso “Raidou Kuzunoha” citato nei menu fusion di altri esponenti della saga Shin Megami Tensei. Ma ora scoprite di più su questo eroe misterioso grazie alla nostra recensione!
Versione provata: PC
A caccia di demoni in un Giappone insolito
L’ambientazione è uno dei punti di forza più evidenti del gioco. Siamo nel 1931, in una Tokyo alternativa intrisa di mistero, jazz e magia nera. La capitale giapponese, durante l’epoca Taishō, è in piena ebollizione: modernizzazione, rivoluzioni culturali, società segrete e scienza proibita si mescolano in un cocktail perfetto per un’avventura dai toni cupi e retrò.
Il protagonista, Raidou Kuzunoha XIV, è un giovane invocatore di demoni appartenente al clan Kuzunoha, un’antichissima organizzazione esoterica che opera da secoli dietro le quinte per proteggere il Giappone. Appena dopo aver superato il suo esame da evocatore di demoni, viene affiancato all’agenzia investigativa Narumi, guidata da un detective svogliato ma dal cuore d’oro. Il duo, completato dal gatto parlante Gouto (tanto saggio quanto sarcastico), riceve un incarico in apparenza assurdo: una ragazza chiede alla strana coppia di essere uccisa. Poco dopo viene rapita da un gruppo di soldati in mantelli rossi, e la vicenda prende rapidamente una piega ancora più sovrannaturale.
Quella che segue è un’indagine che mescola spionaggio, rituali arcani, demoni, scienza sperimentale e una riflessione su identità e destino. Raidou dovrà muoversi tra Tokyo e il Mondo Oscuro, affrontando nemici ispirati a miti di ogni angolo del globo, svelando cospirazioni che toccano il cuore stesso della politica e della spiritualità nipponica.
Non il solito Shin Megami Tensei…
Riguardo al gameplay, dimenticate i turni canonici degli altri SMT. RAIDOU Remastered propone un sistema di combattimento in tempo reale. Quando si incontra un nemico, il campo si trasforma in un’arena chiusa in cui Raidou può colpire con la spada, usare la pistola o evocare fino a due demoni simultaneamente, una novità di questa riedizione. Ogni alleato ha affinità elementali specifiche: colpire una debolezza nemica lo stordisce e apre la porta a combo devastanti.
La progressione è intelligente: più si gioca in modo strategico, cioè sfruttando i punti deboli, dando ordini ai demoni, finendo rapidamente i combattimenti, e più si riempie una barra dello spirito che sblocca mosse speciali e vantaggi cruciali negli scontri più duri.
Il reclutamento dei demoni è un’altra colonna portante del gameplay. Qui, a differenza di Shin Megami Tensei e di Persona 5, non si negozia: si cattura. Con l’Arte del Confinamento, Raidou può sigillare un demone in una sorta di ampolla se è abbastanza vicino e il suo livello non è troppo alto. In cambio può ottenere oggetti, potenziamenti o semplicemente un nuovo compagno fedele da schierare.
I demoni non servono solo in battaglia. Alcuni possono bruciare ostacoli, congelare tubature, scovare oggetti nascosti, leggere i pensieri degli NPC o persino alterare la frequenza degli incontri casuali. Tutto ciò rende l’esplorazione molto più interattiva di quanto si possa immaginare, trasformando ogni angolo della mappa in un potenziale enigma ambientale.
Tokyo è divisa in quartieri vivaci e caratteristici: dai tram rumorosi alle strade fumose, dai templi immersi nella nebbia ai saloni dedicati alle pratiche esoteriche, ogni zona ha una sua identità forte. Il design non è spettacolare nei modelli poligonali (impossibile dimenticare che il materiale d’origine proviene dall’epoca PS2), ma lo stile Art Déco e la palette ispirata fanno il loro effetto. In più, la remaster migliora la leggibilità delle texture e rende l’insieme più fluido.
Shoji Meguro firma una delle sue migliori partiture: fiati, pianoforti e archi si rincorrono in melodie jazz che sanno essere tanto intime quanto minacciose. Ogni zona ha un suo tema, ogni battaglia una variazione, ogni momento drammatico un accompagnamento calibrato. La musica, assieme al doppiaggio (disponibile sia in inglese che in giapponese), costruisce un’atmosfera particolarmente adatta al periodo che accompagna il giocatore per tutta l’avventura.
Fu-sio-ne!
Come in ogni Shin Megami Tensei che si rispetti, la meccanica di fusione è il cuore del gioco. Combinare due demoni per crearne uno nuovo con abilità ereditate è un sistema profondo e gratificante, che offre decine di ore di sperimentazione. Ogni demone può essere potenziato, fuso, evoluto. La lealtà è importante: più un demone è fedele, più aiuta in combattimento, sblocca abilità, dona oggetti o rivela nuovi percorsi di fusione.
Parallelamente, il sistema di creazione delle armi al Goumaden, sotto la guida del folle Dr. Victor, permette di forgiare spade, lance e asce dotate di tecniche uniche. Le armi non sono solo strumenti, ma un veicolo per apprendere nuove abilità
Miglioramenti della remaster
Il lavoro di rimasterizzazione non rivoluzione l’essenza di Raidou, ma si nota, a differenza di quanto avvenne per Shin Megami Tensei III: Nocturne. La possibilità di salvare rapidamente, il viaggio rapido tra le aree e la scelta della difficoltà migliorano sensibilmente la qualità della vita. L’interfaccia è stata adattata sapientemente, e il gioco gira piuttosto bene sulla maggior parte dei dispositivi moderni. Le novità principali sono evidenti soprattutto nella fase di combattimento, che ha subito le modifiche maggiori rispetto all’edizione PlayStation 2: oltre alla facoltà di controllare due demoni contemporaneamente, alla quale avevamo già accennato in precedenza, ora possiamo anche muovere liberamente la telecamera.
Lo stesso Raidou è ora capace di nuove spettacolari mosse: può punire i nemici dopo una schivata perfetta, e può infliggere loro delle finisher in seguito a delle combo prolungate. Si notano anche delle animazioni migliorate, e una generale fluidità che non era presente nel gioco originale del 2006.
Purtroppo, su PC le opzioni disponibili sono molto scarne, e non vanno oltre quelle poche che ci saremmo aspettati per un porting PS2: possiamo abilitare o disabilitare le ombre, regolare il contrasto e la luminosità, oltre che la scala di rendering. Anche l’antialiasing, un MSAA, può essere solo attivato o disattivato, e non sono disponibili formati differenti rispetto ai 16:9.
Su Steam Deck, tocca segnalare dei cali di frame rate durante alcuni combattimenti. Un lock a 45 FPS rende l’esperienza più stabile, ma ci auguriamo una patch futura per sistemare del tutto la situazione.
Questione di stile
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è un ritorno a un capitolo spesso dimenticato della saga Shin Megami Tensei. La sua miscela di investigazione, azione in tempo reale, strategia e mitologia funziona ancora oggi, grazie a una regia curata, un mondo credibile e uno stile visivo e musicale inconfondibile.
Non è un gioco perfetto: i segni dell’età si vedono, la struttura episodica può apparire datata, e i cali di frame rate fanno storcere il naso. Ma è anche un gioco con una personalità chiara, idee originali e un’atmosfera decisamente insolita.

Riassunto
Riassunto
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è un'operazione inaspettata da parte di Sega e Atlus, che riportano finalmente sui nostri schermi il personaggio del misterioso evocatore di demoni giapponese degli anni '30. Ci troviamo di fronte a qualcosa di più di una semplice remaster, ma non ad un vero e proprio remake. I miglioramenti riguardano soprattutto il combat system e alcuni elementi di quality of life, ma in generale ciò che rapisce di Raidou è un'atmosfera insolita e affascinante, frutto dell'unione tra l'esoterismo e il Giappone dell'Epoca Taishō.
Pro
Atmosfera unica Personaggi affascinanti Molti miglioramenti nel gameplayContro
Opzioni molto scarne C'è ancora qualcosa da sistemare su Steam Deck- Giudizio complessivo8
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