Gli sviluppatori del famoso emulatore open-source di Nintendo Switch, Yuzu, hanno raggiunto un accordo con Nintendo: dovranno versare 2,4 milioni di dollari per i danni causati e non potranno più offrire supporto per il loro software.
La risoluzione della disputa legale, emersa da un recente documento, prevede che Tropic Haze, il team dietro Yuzu, paghi la somma concordata a Nintendo. Questa mossa giunge dopo che Nintendo ha avviato un’azione legale contro gli sviluppatori presso un tribunale federale degli USA, accusando Yuzu di facilitare la violazione della protezione crittografica della Switch. L’obiettivo era quello di rendere giocabili i titoli Nintendo su piattaforme non autorizzate, come il Steam Deck.
L’accusa principale ruotava intorno alla distribuzione non autorizzata di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Nintendo sosteneva che il gioco fosse stato piratato oltre un milione di volte prima del suo lancio ufficiale, indicando la pagina Patreon di Yuzu come una fonte di reddito illecito per gli sviluppatori. Quest’ultimi, attraverso abbonamenti, offrivano aggiornamenti quotidiani e accesso anticipato a funzionalità esclusive, generando entrate mensili per 30.000 dollari.
Non solo Yuzu: anche Citra non riceverà più supporto
In seguito all’accordo, Yuzu cesserà ogni attività. Un documento proposto per la sentenza finale impone il divieto di distribuzione dell’emulatore in qualsiasi forma, includendo la chiusura del sito web e degli altri servizi online. Oltre ai danni economici, Nintendo mirava alla completa eliminazione di Yuzu, acquisendo controllo sul suo dominio internet e sui profili social.
— yuzu (@yuzuemu) March 4, 2024
Gli sviluppatori di Yuzu hanno confermato la chiusura del progetto con un messaggio ai loro sostenitori, spiegando la decisione di interrompere immediatamente ogni supporto a Yuzu e a Citra, un altro emulatore. Sottolineando il loro impegno contro la pirateria, hanno ammesso che, nonostante le buone intenzioni iniziali, il progetto ha involontariamente favorito la pirateria, compromettendo l’esperienza dei giocatori legittimi e dei fan.
Di conseguenza, hanno deciso di ritirare i loro codici sorgente, chiudere i profili Patreon e i server Discord, e a breve spegneranno anche i siti web, nella speranza di contribuire alla lotta contro la pirateria.
Yuzu, lanciato nel 2018, ha permesso di emulare numerosi giochi della Switch poco dopo il loro rilascio. La questione dell’emulazione hardware resta delicata, con alcune voci nel settore che difendono l’emulazione come strumento per la preservazione dei giochi su piattaforme ormai obsolete.
Tuttavia, la Switch continua a essere la principale console di Nintendo, attesa in prima linea fino almeno al 2025, nonostante sia stata bersaglio di pirateria per gran parte della sua esistenza.
Questo non è il primo caso di azione legale da parte di Nintendo contro l’emulazione: nel 2021, il sito di hosting ROM RomUniverse è stato condannato a pagare 2,1 milioni di dollari di danni per violazione del diritto d’autore e del marchio federale, mentre nel 2018, i siti LoveRETRO e LoveROMs sono stati costretti a versare oltre 12 milioni di dollari per motivi simili.
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