Per un’intera generazione di gamer, il brand di Terminator è anche indissolubilmente collegato ai videogiochi 8-bit e 16-bit che cercavano di riproporre in versione giocabile gli avvenimenti dell’indimenticabile trasposizione cinematografica.
Gli anni ’90 videro infatti arrivare, soprattutto su Nes e Mega Drive, diversi giochi dedicati al Cyborg interpretato da Arnold Schwarzenegger.
A distanza di oltre venti anni, i ragazzi di Bitmap Bureau hanno deciso di omaggiare questi vecchi titoli con Terminator 2D: No Fate, un nuovo gioco in stile pixel art che ci vede ripercorrere le vicende di Terminator 2: Il Giorno del Giudizio.
Questa dunque la recensione dedicata a Terminator 2D: No fate; vi auguriamo una buona lettura.

Il Giorno del Giudizio
Come spiegato in apertura, Terminator 2D: No Fate ci permette di rivivere la storia di Terminator 2, il Giorno del Giudizio. Facendo un breve riassunto, un T-1000 viene mandato nel passato da Skynet per uccidere John Connor, figlio di Sarah nonché capo della Resistenza umana nel futuro.
Aiutati da un T-800, Sarah e John dovranno cercare di sopravvivere, oltre a dover evitare l’arrivo del Giorno del Giudizio.
Nello specifico, il gioco ripercorre esattamente e, in modo certosino, gli avvenimenti del film tramite una struttura suddivisa in poco più di dieci livelli. Pur non essendoci video di intermezzo, tra un livello e l’altro sono presenti delle immagine sottotitolate che spiegano il corso degli avvenimenti.
Considerando la natura del gioco, abbiamo apprezzato molto questa tipologia di approccio. Approccio che, tra l’altro utilizza con una cura maniacale alcune delle frasi citate nel secondo film.
Pur trovandoci in un contesto pixel-art, le scene di gioco riescono a trasmettere alla perfezione i punti salienti del film, mostrando un immenso rispetto per la pellicola.

Arcade
Terminator 2D: No Fate è un gioco arcade senza molti fronzoli. Il menù è ridotto all’osso riportando solo le opzioni indispensabili. Una volta aver scelto la difficoltà di gioco, verremo subito buttati nel vivo del gameplay.
Ci troviamo di fronte ad un run and gun in cui dovremo avanzare in un livello uccidendo nemici di vario genere. Chi ha giocato titoli come Contra avrà già capito il tipo di gameplay a cui facciamo riferimento. Nello specifico, nel corso della storia, potremo impersonare sia Sarah che John Connor. Dal punto di vista delle meccaniche, potremo mirare, sparare, rotolare/scivolare, o lanciare delle bombe.
Sebbene il gameplay sia piuttosto intuitivo, avremmo preferito vedere qualche meccanica in più, in modo da avere una maggior diversificazione del gameplay.
Anche gli elementi di gioco sono abbastanza scarsi. Se da un lato è possibile trovare potenziamenti per le nostre armi, dall’altro tali potenziamenti non danno un vero vantaggio e i loro effetti sui nemici sono pressoché identici.
Le uniche sezioni che danno un po’ di varietà sono quelle relative agli spostamenti in auto o moto o quelli in cui bisogna utilizzare il T-800. In quest’ultime sezioni, il titolo si trasforma in un beat’em’up classico. Anche in questo caso però, i comandi risultano piuttosto basilari, con la possibilità di compiere davvero poche azioni.
In ogni caso, ogni livello si concluderà con una boss fight. Si tratta di scontri in “stile Metal Slug“, in cui, sostanzialmente, dovremo colpire il boss di turno fino ad azzerare la sua barra della salute facendo attenzione a non essere colpiti.

Continua?
Trattandosi di un gioco arcade, Terminator 2D: No Fate riprende molte delle caratteristiche dei titoli per cabinati. Tra queste, la possibilità di continuare il livello, una volta morti, usando delle vite. Al termine delle vite, saremo costretti a ricominciare da capo l’intera storia senza poter caricare salvataggi etc.
In realtà, questa opzione può essere rimossa a seconda del livello di difficoltà, (Soldi Facile, No Problemo e Hasta la Vista) in base al quale potremo scegliere se utilizzare o meno il sistema di vite. Ovviamente vi consigliamo di partire almeno dalla difficoltà media se volete godere di un’esperienza che metta un minimo alla prova le vostre capacità.
I completisti e gli amanti di un livello di sfida superiore potranno cimentarsi nella modalità “Giorno del Giudizio”, sbloccabile dopo aver completato la storia.
Ciò che riesce benissimo al gioco riguarda le tante opzioni di rigiocabilità. Una volta terminata la storia principale, infatti, avremo accesso a tante modalità secondarie, tra cui la modalità “No fate“ che ci permetterà di cambiare, almeno in parte, gli eventi della storia originale.
Una sorta di “What if…?” che abbiamo apprezzato e che assicura qualche ora in più di gioco. Insomma, il gameplay di Terminator 2D: No Fate è diretto ad un pubblico che vuole migliorarsi sempre di più, raggiungendo punteggi via via maggiori.
Accanto a tutto ciò si aggiunge un comparto artistico davvero ben fatto, con uno stile pixel art veramente riuscitissimo. Vi assicuriamo che, durante l’esperienza di gioco, vi sembrerà davvero di essere tornato negli anni ’90. L’unica pecca riguarda una colonna sonora un po’ sottotono, soprattutto durante il gameplay.
In queste fasi si sente, in effetti, la mancanza di una soundtrack di sottofondo considerando che gli unici suoni a schermo sono quelli relativi agli spari.

Review Overview
Riassunto
Terminato 2D: No Fate rappresenta un perfetto omaggio alla trasposizione cinematografica di Terminator, oltre che ai videogiochi pixel art usciti nel corso degli anni '90. Coloro che vogliono rivivere gli eventi di Terminator 2 troveranno in No Fate un titolo arcade pronto a gettarvi nella lotta contro Skynet. Probabilmente, con qualche meccanica in più, il titolo sviluppato da Bitmap Bureau avrebbe potuto davvero lasciare il segno.
Pro
Molto fedele alla trasposizione cinematografica Gameplay intuitivo... Buona rigiocabilitàContro
Colonna sonora poco presente ...ma le meccaniche sono troppo semplicistiche Prezzo un po' troppo alto- Giudizio complessivo7
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