Microsoft ha smentito le indiscrezioni secondo cui avrebbe imposto alla propria divisione gaming, Xbox, il raggiungimento di un margine di profitto del 30%.
La smentita è arrivata nell’ambito di un nuovo report di CNBC, che ha interpellato l’azienda di Redmond su diverse questioni e notizie circolate nel corso dell’ultimo anno.
CNBC ricorda come un precedente report di Bloomberg avesse indicato che Microsoft avrebbe fissato per Xbox l’ambizioso obiettivo di un margine di profitto del 30%, una scelta che, secondo la stessa fonte, avrebbe contribuito a licenziamenti e alla cancellazione di vari progetti.
Secondo Bloomberg, il target sarebbe stato stabilito dal Chief Financial Officer di Microsoft, Amy Hood, che avrebbe definito il 30% come “margine di responsabilità” applicabile a tutta l’azienda, Xbox inclusa. L’indiscrezione era stata successivamente rafforzata da altre figure dell’industria, che affermavano di aver sentito parlare di obiettivi particolarmente elevati.
Un traguardo, quello del 30%, nettamente superiore alla media del settore, che si attesta generalmente tra il 17% e il 22%. Interpellata da CNBC, Microsoft ha però chiarito che, pur fissando obiettivi ambiziosi, il presunto target di un margine di profitto del 30% per Xbox non corrisponde al vero.
L’ultimo anno è stato particolarmente difficile per Xbox: migliaia di posti di lavoro sono stati coinvolti e diversi progetti sono stati cancellati, tra cui Perfect Dark di The Initiative, Everwild di Rare e un MMO di ZeniMax noto internamente con il nome in codice Blackbird. La scorsa settimana è stato inoltre annunciato che quest’anno non ci sarà un “Xbox Wrapped”, a causa di vincoli di budget.
Resta da capire se Bloomberg fornirà ulteriori chiarimenti o correggerà il proprio report sugli obiettivi di Microsoft. In caso di nuovi sviluppi, l’articolo verrà aggiornato.
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