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5 consigli utili per sopravvivere al mondo di The Last of Us 2 | Speciale

Mancano poche ore al debutto di uno dei videogiochi più attesi della generazione, un’opera a dir poco superlativa di Naughty Dog della quale abbiamo già avuto modo di parlarvi approfonditamente nella nostra recensione. The Last of Us: Parte II sarà finalmente disponibile nella giornata di domani, venerdì 19 giugno, e secondo le prime stime dei preorder si prospettano risultati record per Sony.

Rimandandovi ancora una volta al nostro lungo racconto di quella che è una delle esperienze più emozionanti di sempre, abbiamo deciso di iniziarvi al mondo di The Last of Us 2 con una serie di piccoli, semplici ma pratici consigli che vi aiuteranno a familiarizzare con la nuova produzione di Naughty Dog. Parleremo dei nemici, delle nuove dinamiche, di alcuni cambiamenti apportati alle meccaniche di gameplay, e all’importanza di una storia da vivere tutta d’un fiato ma allo stesso tempo prendendosi il giusto tempo per assaporarla. Diamo il via al nostro speciale pre-lancio di The Last of Us: Parte II!

Esplorare, che passione

Forse a livelli di difficoltà bassi, vi troverete talvolta con una buona dose extra di risorse, e addirittura potreste non riuscire a portare con voi tutto quello che troverete sulla vostra strada. Mano a mano che la difficoltà aumenta, però, anche l’esplorazione e la ricerca di materiali e oggetti utili diventa fondamentale per riuscire a superare le insidie della grande città di Seattle. Ancora una volta The Last of Us: Parte II è strutturato come un gioco survival, proprio come il suo predecessore, con ricorrenti meccaniche di crafting e costruzione di particolari equipaggiamenti di varia natura e utilità.

Ben presto capirete, sin dalle prime battute, che cercare in ogni piccolo anfratto, scrivania, mobile o scaffalatura, è a dir poco fondamentale. Non solo perché tutto ciò vi dà molte più chance di avere utilissime bombe molotov o mine di prossimità, da usare sia contro gli infetti che contro nemici umani, ma anche perché potrete trovare integratori per migliorare le abilità della protagonista e le armi, la cui personalizzazione qui è stata molto ampliata rispetto a prima. Inutile dire, poi, che aguzzare la vista e concedersi il giusto tempo per esplorare ogni piccola zona può regalare soddisfazioni, come ad esempio il ritrovamento di una cassaforte che al suo interno contiene un buon quantitativo di oggetti.

La nostra guida alle casseforti di The Last of Us: Parte II!

Migliorare l’equipaggiamento e le abilità

E allora, parliamo proprio del miglioramento dell’equipaggiamento e delle abilità. In The Last of Us: Parte II, tornano i famosi tavoli da lavoro coi quali la protagonista è in grado, utilizzando viti e rottami ritrovati nel corso dell’avventura, di migliorare sensibilmente il proprio equipaggiamento. Ciò comprende varie migliorie per le armi, come caricatori più esteti per pistole, un maggior danno per il fucile a pompa, o una stabilità migliorata per i fucili. Qual è il nostro consiglio, in questo senso? Non abbiate paura a “spendere” i pezzi che ritrovate, perché migliorare le armi a vostra disposizione è importantissimo. Avrete parecchie occasioni per lavorare sui particolari tavoli, cercate di sfruttarle tutte per ottenere i maggiori bonus possibili.

the last of us 2-2

C’è poi la particolare novità legata al sistema di abilità, di cui vi abbiamo già parlato nella nostra recensione. Anche in The Last of Us: Parte II, le abilità vengono “acquistate” tramite gli integratori, altri oggetti craftabili nel corso dell’avventura e che potete trovare negli edifici più disparati. Prima di poterli spendere, però, dovrete sbloccare i vari rami delle abilità, una nuova meccanica legata principalmente all’esplorazione. La protagonista può vantare infatti 5 rami delle abilità, ma solo uno di questi è disponibile all’inizio: per sbloccare gli altri, occorre trovare una serie di riviste e magazine, posizionati in particolari edifici. Naturalmente vi consigliamo ancora una volta di mettere l’accento sull’esplorazione, ma nel caso in cui abbiate dei problemi, potete sempre rifarvi alla nostra pratica guida dedicata alle abilità di The Last of Us 2.

Agire silenziosamente

Sembrerà banale ribadire un consiglio di questo tipo, specie a coloro che hanno già giocato il primo capitolo della serie, ma in The Last of Us: Parte II il silenzio è un preziosissimo alleato, ancor più che in passato. Gli sviluppatori di Naughty Dog hanno lavorato infatti tantissimo sul comparto sonoro, che comprende i suoni ambientali, i rumori prodotti da Ellie e dai nemici, e la percezione che il giocatore ha di essi. L’atmosfera tremendamente silenziosa, come vi abbiamo già raccontato nella nostra recensione, è uno dei grandi pregi di questa immensa produzione, e questo vi farà ancor di più capire che agire con la maggior cautela possibile è fondamentale, senza movimenti bruschi e senza lasciarvi prendere dalla foga di finire una sezione nel minor tempo possibile.

Un silenziatore per la pistola, in questo senso, è un ottimo modo per agire senza farsi scoprire, ma non dimenticatevi che ha una durata estremamente limitata. La via giusta è comunque quella dello stealth totale, e affrontarla con un buon headset per ascoltare da vicino ogni minima sfumatura è la miglior esperienza possibile. Se siete interessati a sapere quali sono le migliori cuffie per PS4, qui potete trovare una raccolta di offerte dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, ma vi lasciamo anche un pratico video dove vi raccontiamo alcune delle caratteristiche di quesi headset.

Osservare con attenzione i movimenti dei nemici

In The Last of Us: Parte II, i nemici sono molto più intelligenti rispetto a prima. I loro pattern, o percorsi da seguire, sono semplici da decifrare nel momento in cui svolgono la loro normale ronda, ma tutto cambia quando notano qualcosa che non va. Prima di affrontare uno scontro, è buona cosa restare nascosti nell’ombra o sdraiati in mezzo all’erba alta o sotto un’automobile, per cercare di capire quali sono le varie risposte dei nemici agli stimoli, possano essere una bottiglia di vetro lanciata lontana per attirarli o il ritrovamento del cadavere di uno di loro. Inoltre, dovrete anche trovare il momento giusto per agire. Uccidere un militante nel momento in cui passa accanto a voi potrebbe non essere la scelta più adatta, specialmente se c’è il rischio che il cono visivo di un altro nemico incontri la vostra sagoma. Da non sottovalutare assolutamente, poi, la nuova dinamica data dai cani da guardia utilizzati dai Lupi del WLF. Questi cani sono infatti in grado di fiutare la scia di odore che Ellie lascia dietro di sé, e guidano quindi i nemici verso di voi.

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Discorso leggermente differente per gli infetti, per i quali i pattern sono più indecifrabili. Runner e Clicker non dovrebbero essere un grosso problema per esperti navigati del mondo di The Last of Us, in fondo la via più semplice è quella di sorprenderli silenziosamente alle spalle ed eliminarli – Ellie è inoltre capace di uccidere un Clicker con il suo pugnale che non si deteriora nel tempo, a differenza del primo gioco. Le cose cambiano quando ci troviamo di fronte ad alcune delle nuove minacce, come i terrificanti Stalker, infetti capaci di produrre rumori minimi ma che hanno un udito spaventoso e che rischiano di sorprendervi in qualsiasi momento durante l’esplorazione di ambienti particolarmente cupi.

Godetevi la storia

Forse vi sembrerà il più strano dei consigli, ma fidatevi: The Last of Us: Parte II basa la sua straordinaria solidità su un racconto emozionante, crudo e ricco di tensione dall’inizio alla fine, che deve essere al centro della prima esperienza di ognuno di voi. Una delle possibili scelte potrebbe essere quella di giocare per la prima volta a livelli di difficoltà molto bassa, per potersi concentrare fortemente sulla storia. È anche vero però che, a un livello di difficoltà come Sopravvissuto, la tensione aumenta ancor di più, amplificando il senso di soddisfazione nell’aver superato un certo step della storia per essere poi pronto a scoprire cosa Naughty Dog ha in serbo per i personaggi, essendo sempre pronta a sorprendere. Prendetevi tutto il tempo che potete, ammirate lo splendore di The Last of Us 2 senza andare di corsa. Ne sarete ripagati.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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