Home Videogiochi Rubriche Addio, Warzone: lo ricordiamo con le sue mappe classificate dalla peggiore alla migliore

Addio, Warzone: lo ricordiamo con le sue mappe classificate dalla peggiore alla migliore

La storia di Call of Duty: Warzone si conclude definitivamente oggi. Nella serata del 21 settembre 2023, dopo tre anni e mezzo di attività, Activision chiuderà infatti i server dell’originale battle royale Warzone, portando la sua attenzione e quella dei giocatori tutta verso la nuova versione del gioco lanciata lo scorso anno con Modern Warfare 2.

Nella sua lunga storia, Warzone ha inglobato progressivamente elementi di Modern Warfare, Black Ops Cold War e Vanguard, accogliendo inoltre varie nuove mappe. Insieme alla storica Verdansk, luogo delle prime avventure dei giocatori nella battle royale free to play, arrivarono infatti nuove ambientazioni inedite e non solo, recuperando anche alcune eredità del passato.

In questo giorno che segna l’addio di Warzone 1 ai giocatori di tutto il mondo, ricordiamo il titolo con una lista delle mappe classificate dalla peggiore alla migliore.

5. Verdansk ’84

All’ultimo posto della classifica si trova Verdansk ’84. L’originale Verdansk merita ben altra posizione, come potrete vedere, ma la variante ambientata negli anni ’80 è stata una delusione per più motivi. Innanzitutto, l’integrazione con Black Ops Cold War non andò certo per il verso giusto, tra eccessivi sbilanciamenti e problemi di vario tipo. Oltre a questo, c’era il problema dell’ambientazione.

Dopo un anno di Verdansk, i giocatori sentivano effettivamente il bisogno di qualcosa di nuovo, e Treyarch stava lavorando a qualcosa. L’originale nuova mappa di Warzone doveva essere ambientata sui Monti Urali come dimostrano i leak del 2021, ma il progetto venne misteriosamente abbandonato. Per rimediare, arrivò un reskin di Verdansk, con pochissime novità e tanta confusione. Insomma, non si giudica tanto la mappa in sé quanto l’inefficacia nel rinnovare Warzone.

4. Caldera

I giocatori hanno avuto modo di rivalutare Caldera col tempo, ma probabilmente per i motivi sbagliati. Lanciata insieme al fallimentare Call of Duty: Vanguard di Sledgehammer Games, Caldera fu un colabrodo di problemi tecnici e grafici, che per mesi e mesi tormentarono il battle royale.

Non un bel biglietto da visita, specie se la mappa che ha più problemi tra tutti è proprio l’ambientazione principale. L’ambientazione non piaceva, la direzione artistica era abbastanza anonima, e anche graficamente appariva quasi come un passo indietro (per non parlare dei già citati problemi). Curiosamente, è la mappa principale che è durata più a lungo: con l’uscita di Warzone 2 nel 2022, Caldera è rimasta l’unica ambientazione di Warzone 1, con quasi due anni di attività.

3. Fortune’s Keep

Siamo già sul podio, anche perché Fortune’s Keep è stata una mappa riuscita sotto molti aspetti. La seconda ambientazione della modalità Ritorno, sviluppata da Beenox, era ambientata su un’isola del Mediterraneo che si organizzava su più livelli, proponendo una piccola cittadina nel lato centro-nord e altri complessi e strutture nella zona sud, tra cui anche una grotta teatro di mille scontri.

L’unico vero difetto di Fortune’s Keep, oltre all’essere arrivata durante la pessima integrazione con Vanguard, fu il tempismo: la mappa arrivò nella primavera 2022, e pochi mesi dopo venne cancellata forse per sempre con l’arrivo di MW2 e Warzone 2. Tornerà, prima o poi?

2. Rebirth Island

Rebirth Island, eredità di quella Alcatraz che tanto avevamo amato su Black Ops 4 Blackout, era perfetta. La sua natura frenetica, già evidenziata nel gioco di Treyarch, ne ha fatto una variante straordinaria per l’esperienza di Warzone, riuscendo a catturare l’interesse di moltissimi giocatori.

Nei mesi successivi alla sua uscita, la mappa ha subito un corposo restyling con tanto di parziale redesign, con l’arrivo ad esempio della nave ormeggiata al porto. Le modifiche sono state interessanti e ben contestualizzate, e i giocatori hanno amato la parentesi di Rebirth Island. Ancora oggi, sebbene Warzone 2 ci stia provando, la modalità Ritorno non ha mai avuto un picco qualitativo come quello della fu Alcatraz.

1. Verdansk

Verdansk è stata una mappa molto controversa all’inizio (i giocatori non apprezzavano la palette cromatica spenta e il riciclo delle ambientazioni da Modern Warfare), ma in poche settimane conquistò il mondo.

Sin dalla sua rimozione, i giocatori hanno chiesto a gran voce il suo ritorno sulle scene, sogno che si concretizzerà con Warzone Mobile in arrivo, forse, a fine anno. Al di là di questo, comunque, l’enorme location di Verdansk fu un successo su tutta la linea: la sua città, i POI circostanti, l’aeroporto, il gigantesco stadio teatro poi del reveal di Black Ops Cold War. Essendo la prima ambientazione della storia di Warzone, è ovviamente entrata nella storia anche per questo motivo, ma i suoi pregi sono innegabili.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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