Periodo nero per Square Enix. La compagnia nipponica, che a giugno ha lanciato su PlayStation 5 Final Fantasy XVI, sta vivendo una fase molto preoccupante a livello finanziario, e all’orizzonte non si scorge alcuno spiraglio in questo momento.
Ad agosto il colosso dei videogiochi aveva diffuso i primi numeri di Final Fantasy 16, titolo lanciato in esclusiva temporale PS5 ma di cui è ufficialmente in sviluppo anche una versione PC (oltre che alcuni DLC che espanderanno la storia). Si parlava allora di tre milioni di copie vendute, un dato non sorprendente come forse Square Enix sperava ma neppure deludente. PS5 è una console che ha ancora una base installata relativamente bassa, a differenza ad esempio di una Nintendo Switch che con The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom ha infranto record su record.
L’azienda sperava però in un risultato leggermente più positivo per FF16, e le cose non sono andate per il verso giusto: dopo le performance del gioco, gli azionisti sono ora molto preoccupati per l’andamento di Square Enix, che ha perso addirittura il 30% del suo valore di mercato – un calo di 2 miliardi di dollari.
Sul banco degli imputati non finisce solo Final Fantasy XVI, sul quale la compagnia aveva riposto grande attenzione, ma anche tutte le altre produzioni Square Enix degli ultimi tempi, incapaci di emergere dal mare dell’anonimato. L’azienda ha infatti inanellato una serie spaventosa di insuccessi più o meno importanti, che non fanno altro che confermare la confusione intorno ai suoi prodotti.
Babylon’s Fall, ad esempio, è stato chiuso dopo appena un anno di attività con risultati disastrosi, facendone uno dei più forti insuccessi dell’ultima decade. Stesso discorso vale poi per Final Fantasy VII: The First Soldier, primo e forse anche ultimo battle royale del franchise. Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin è stato un tonfo clamoroso, con numeri bassissimi, e Forspoken all’inizio del 2023 non ha funzionato. Oltre poi al solito flop di Marvel’s Avengers nel 2020, i cui effetti si stanno facendo sentire ancora oggi, sono arrivate molte produzioni di medio o basso livello che non hanno certo aiutato, come The DioField Chronicles, Valkyrie Elysium, Voice of Cards e così via.
La vera preoccupazione, insomma, riguarda soprattutto il futuro. In questo momento Square Enix sta probabilmente preparando la campagna promozionale di Final Fantasy VII Rebirth, atteso per l’inizio del 2024, e successivamente penserà a Kingdom Hearts 4. Resta sempre sullo sfondo Dragon Quest XII, col quale l’azienda spera di replicare i buoni risultati dell’undicesimo capitolo in Occidente.
Oltre a questi grandi marchi, tuttavia, non si registra interesse crescente da parte del pubblico verso altri prodotti Square. Il caso di Foamstars, emulo di Splatoon presentato pochi mesi fa, appare già ora come un ennesimo tentativo ormai tardivo di accaparrarsi un genere che ha già i suoi idoli. Anche Kingdom Hearts: Missing Link, spin-off mobile ispirato a Pokemon GO, secondo alcuni report è già nella lista dei potenziali insuccessi.
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