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[Recensione] Baldur’s Gate 3

A distanza di una settimana dal rilascio su PS5, siamo finalmente pronti a darvi pareri e impressioni completi sul mondo di Baldur’s Gate 3 e tutto ciò che comprende, dalla trama fantasy alle tanto rinomate meccaniche GDR, cose già viste su PC nell’uscita di agosto e riproposte anche su console current-gen. Avranno avuto lo stesso effetto? Scopriamolo nella nostra recensione.

Baldur’s Gate 3 è disponibile dal 3 agosto su PC e dal 6 settembre su PS5 (in attesa di versione Xbox futura) e sembra essere il gioco di ruolo definitivo, ottenendo un successo inaspettato anche per il team di Larian Studios.

Versione provata: PS5.

L’AVVENTURA E’ LO SPECCHIO DELLA FANTASIA

Una campagna GDR ha bisogno di pochi ma essenziali elementi per funzionare e Baldur’s Gate li espone uno per uno nella maniera più armoniosa possibile.

Ci troveremo ad interpretare i panni di un mal capitato avventuriero rimasto prigioniero di alcuni potenti Mind Flayer, esseri tentacolari che si nutrono di materia cerebrale, a bordo di un’astronave in viaggio tra i piani di esistenza e alla ricerca di schiavi, è dopo un acceso scontro con dei draghi e un guasto alla nave che saremo costretti a fuggire portandoci dietro degli alleati, il numero varierà ovviamente in base alle nostre azioni e a quanto saremo magnanimi nell’aiutare il prossimo.

Dopo questo episodio saremo in balia del destino e del selvaggio mondo dei Forgotten Realms, all’interno del vasto continente Faerun in cerca di uno scopo e di possibilità di accrescere le nostre conoscenze, oltre che di potere e capacità magiche o meno.

L’avventura è un continuo cambio di atmosfere e un’altalena di colpi di scena, come ci si aspetterebbe da un titolo di questo calibro: esso punta infatti a farci entrare nel vivo dell’azione in momenti ben precisi, senza quindi scagliare addosso al giocatore mostri a non finire, ma piuttosto farlo ragionare per scegliere accuratamente strade e alleati e trovarsi nelle migliori condizioni per ingaggiare un combattimento. Contando inoltre che la campagna durerà facilmente più di 100 ore se giocata con la dovuta calma ed esplorazione.

La narrativa della trama principale è ben ritmata ed è fusa completamente con il gameplay (di cui parleremo a breve), in quanto la volontà degli sviluppatori è chiaramente quella di offrire all’utente un gioco capace di traslare in digitale la caotica e imprevedibile esperienza del classico Dungeons & Dragons, senza però metterlo in condizione di dover essere un navigato giocatore di questo mastodontico gioco di ruolo.

Ecco perché chiunque potrebbe approcciarsi a Baldur’s Gate: l’esperienza del giocatore sarà sempre al primo posto e offrirà spunti interessanti per riviverlo più e più volte, con personaggi che stimolino la fantasia.

IL GDR NON E’ MAI STATO COSI’ ACCURATO

Partiamo dal principio: il personaggio che andremo ad interpretare sarà una vera e propria estensione di noi.

Ad inizio gioco, subito dopo l’introduzione alla storia, ci troveremo a dover creare un avatar scegliendo i tratti visivi, la razza, la classe e il background, il tutto ricorda in assoluto la creazione del personaggio presente in Dungeons & Dragons, capostipite dei GDR e ispirazione per Baldur’s Gate. Uno dei punti di forza principali, infatti, è stata proprio questa accurata caratterizzazione fisica e delle abilità fin nei minimi dettagli, con poche lacune o mancanze che ci aspettiamo naturalmente di vedere introdotte prossimamente.

Ogni classe avrà i propri talenti unici, utili o meno in combattimento, e consentiranno agli utenti di esprimersi al meglio in battaglia. Ricordiamo che si tratta di un sistema a turni basato sull’iniziativa: ogni creatura (compresi noi) in gioco tirerà in automatico un d20 (dado a 20 facce) per determinare l’ordine dei turni e, appena toccherà a noi, dovremo decidere la nostra azione: attaccare, lanciare incantesimi, scattare, ecc., le possibilità sono molteplici. Dopo aver svolto il nostro turno sarà la volta della creatura successiva e via dicendo, finché il combattimento non avrà una “fazione” vincitrice.

Capite bene da voi che si tratta di un sistema di gioco particolarmente imprevedibile e programmato alla rigiocabilità pressoché infinita (date anche le tante combinazioni di classi e razze), ciò si moltiplica ulteriormente se analizziamo le meccaniche dei dialoghi tramite abilità. Durante una scena di interazione infatti, potremo, al posto di rispondere semplicemente ad una domanda, fare un tiro con il d20 (aggiungendo bonus, competenze, ecc.) per sfruttare un’abilità come Persuasione, Intrattenere, Indagare e via dicendo.

Questo ci riconferma come non si tratti di un GDR adattato a videogioco, ma bensì il contrario.

Il ventaglio di possibilità in Baldur’s Gate 3 è stato ampliato, in modo da farsi leggere da un giocatore esterno come facilmente comprensibile.

Ogni strada potrà essere percorsa essendo ben consci di ciò che comporterà e la creazione di uno sviluppo e finale adeguato alla personalità dell’avatar sarà semplicemente la nostra storia. L’interazione con i PNG inoltre avrà ripercussioni sulla trama principale naturalmente, ma una parte altresì importante è l’accompagnamento nel party e la costruzione di un gruppo coeso che possa fronteggiare ogni minaccia, sarà perciò fondamentale riunire un buon numero di personaggi controllabili per assicurarsi una varietà effettivamente efficace.

Come detto sopra, la narrativa è legata indissolubilmente all’esperienza di gioco, considerando che qualunque (per davvero) strategia viene di solito presa in considerazione. Sarà infatti possibile superare quasi ogni situazione difficoltosa usando l’incantesimo giusto al momento giusto, rendendo le battaglie problematiche una passeggiata con la giusta preparazione o qualche furbo espediente, tutto questo ovviamente dopo aver preso confidenza con le meccaniche, cosa che riuscirà senza intoppi particolari.

9
Review Overview
Riassunto

Dopo un'agognata attesa, Baldur's Gate 3 è giunto tra noi portando il gioco di ruolo alla portata di tutti senza pretese di conoscenze pregresse. Il titolo si presenta ottimamente e il lavoro svolto nel porting su console non poteva essere fatto meglio, a partire dalle meccaniche fino all'interfaccia grafica. Insomma, un successo su tutti i fronti

Pro
Personalizzazione del personaggio perfetta Meccaniche da vero GDR Trama e personaggi vari Ottimo porting da PC
Contro
Caricamenti un pò troppo lunghi
  • Concept & Trama10
  • Gameplay9
  • Comparto Artistico9
  • Comparto Tecnico8
Scritto da
Marco "Connor" Corazza

Videogiocatore dall'infanzia, dalla fine degli anni '90, fino ad arrivare ai titoli più recenti. Dal PC alla console, una vita basata su questo mondo, appassionato di trame fitte e giochi in team.

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