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[RECENSIONE] Hindsight

Vi avevamo parlato qualche tempo fa di Unpacking, una piccola perla videoludica rilassante e con una bella idea alla base, tutta incentrata sull’importanza che gli oggetti hanno nella vita di una persona: testimoni di momenti importanti, quotidianità e relazioni, dicono tanto di noi e della nostra storia.

Su questo interessante concetto si basa anche il nuovo titolo di Annapurna Interactive sviluppato da Joel McDonald: intitolato Hindsight (“Col senno di poi”), si tratta di un nuovo piccolo esperimento narrativo capace di toccare diverse corde emotive di noi videogiocatori.

Scopriamo di seguito di cosa si tratta, in questa recensione totalmente priva di spoiler.

Piattaforma utilizzata: PC.

Una storia familiare

A seconda di dove ci troviamo nella vita, la percezione di un nostro ricordo cambia. Come possiamo sapere qual è la verità?

Questa è una delle prime frasi che sentiremo in Hindsight, un gioco narrativo della durata di circa un paio d’ore che ha come protagonista una donna di mezza età, unica narratrice della storia. Durante il gioco, scopriremo moltissimi dettagli della sua vita, dall’infanzia fino al presente. Tutto ruota attorno alla casa dove la donna ha vissuto per la maggior parte della sua vita, che è ora in procinto di essere svuotata di tutti gli oggetti che, per anni, hanno riempito mensole e scaffali. Va da sé che ogni stanza racchiude in sé un valore affettivo notevole ed è in grado di far riaffiorare ricordi anche lontanissimi, percezioni di un passato che vive nella mente della donna ma che ormai non è più.

La narrazione procede con un ritmo lento che però non risulta noioso e riesce ad intrattenere per la breve durata del titolo. La tematica centrale, quella del lutto, si affianca a momenti di vita quotidiana, sogni, difficoltà e successi. Tutto parla del rapporto con i genitori (la madre è di origini giapponesi, una cultura ricchissima ma che a volte sa essere “ingombrante”) ed è trattato con estrema delicatezza. Spesso ci si ritrova in ciò che viene raccontato: forse il titolo potrebbe contenere qualche trigger warning se siete in un periodo particolarmente sensibile della vostra vita. Il gioco è semplicissimo, ma il contenuto emotivo è sicuramente d’impatto.

Di ricordo in ricordo

Il gameplay di Indsight è davvero basilare: vi basterà utilizzare un mouse o il tappetino di un portatile per completare l’esperienza senza problemi, lasciandovi trasportare dalla narrazione della protagonista. Il tutto consiste nel ruotare la telecamera verso destra o verso sinistra, per poi cliccare su un elemento a schermo evidenziato. L’obiettivo è proprio quello di saltare di ricordo in ricordo passando attraverso oggetti e persone: e intendiamo letteralmente, in quanto, scorrendo attraverso le ali di una farfalla o i petali di un fiore, sarà possibile giungere nel ricordo successivo e rivivere la scena, grazie a un ingegnoso gioco di trasparenze.

Hindsight è semplice ma immersivo, anche se alcuni passaggi sono sicuramente meglio riusciti di altri. Raramente dovrete interagire con lo scenario in modi differenti. A volte potreste metterci un po’ di più a individuare l’elemento per proseguire ma in generale non sarà mai nulla di difficile o bloccante.

Un’esperienza minimale, ma ottimamente narrata

L’aspetto grafico di Indsight, come avrete colto dalle immagini, è davvero minimale. I personaggi e gli ambienti sono tratteggiati nei loro elementi essenziali, il fulcro del tutto rimane la narrazione e il buon doppiaggio della protagonista, che con la sua voce lenta e riflessiva ci accompagna per tutta la durata della storia. Ambienti un po’ meno spogli e uno stile grafico più ispirato non avrebbero guastato in ogni caso.

Al momento il doppiaggio italiano non è disponibile ma i sottotitoli sono accurati. La musica di sottofondo è anonima ma coinvolgente e malinconica al punto giusto.

Una particolarità: il gioco è praticamente privo di hud e di menu, parte immediatamente senza alcun tipo di preambolo.

Punti di forza:

  • Narrativa semplice ma che sa toccare le giuste corde
  • Scorrevole

Punti di debolezza:

  • Lo stile grafico è poco ispirato e non valorizza la narrazione

Hindsight è il nuovo titolo distribuito da Annapurna, un’esperienza narrativa di un paio d’ore che punta a raccontare la storia familiare della protagonista. L’immedesimazione è abbastanza inevitabile per diversi aspetti, tutti possediamo questo genere di ricordi sia felici che dolorosi. Dallo stile minimale e immersivo, è l’ideale per chi cerca un gioco rilassante, che si limita a raccontare, puntando tutto sull’aspetto emotivo. Peccato per la grafica davvero troppo basica e anonima per risultare ispirata.

Scritto da
Chiara Ferrè

Ciao, sono Chiara. Cresciuta a pane, Harry Potter e Final Fantasy, ho da sempre una grande passione per la narrazione in tutte le sue forme. Cerco campi di battaglia, magici cappelli, lucertoloni volanti. Ho una penna e non ho paura di usarla.

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