Home Videogiochi Recensioni [Recensione] WRC 8 – Un nuovo contendente per le corse su sterrato

[Recensione] WRC 8 – Un nuovo contendente per le corse su sterrato

Quando si parla di giochi di rally, il primo pensiero va alla serie Dirt di Codemasters, tra tutti l’ultimo capitolo pubblicato DiRT 2.0. Ma c’è una cosa che quest’ultimo franchise purtroppo non detiene, ossia una licenza ufficiale del Campionato del Mondo Rally, ed è qui che entra in gioco la serie WRC sviluppata da Kylotonn e pubblicata da Big Ben Interactive.

Un paio di anni fa, abbiamo recensito WRC 7, scoprendolo come una valida alternativa a DiRT, in grado si di donare una buona esperienza agli appassionati di questo sport, ma che al contempo non allo stesso livello della produzione di Codemasters.

Per questo il team di sviluppo si è preso un anno aggiuntivo, per tornare al tavolo dalle progettazione e per rendere il nuovo WRC 8 un degno contendente al trono per il miglior racing su sterrato. Molto è stato mantenuto, ma anche molto è stato cambiato e reso migliore. Salite a bordo con noi nella recensione di WRC 8.

Versione provata: PS4 con Volante Thrustmaster T300RS. 

COME FACCIO CARRIERA?

WRC 8  essendo l’unico gioco con una licenza ufficiale del Campionato del Mondo Rally propone una line-up completa di piloti con 50 squadre, e ogni singola tappa del calendario di 14 rally, meticolosamente ricreate con un dettaglio sorprendente. Ma qual’è il maggior passo avanti fatto dallo sviluppatore francese? La modalità carriera.

La carriera WRC consente di firmare un contratto con un team e un produttore, e simula ogni aspetto di un team di rally attraverso un hub centrale, con un’interfaccia verticale, dall’alto verso il basso. Si può scegliere come riempire le giornate prima del prossimo evento di rally attraverso il calendario, che si tratti di una sfida meteorologica estrema, di una giornata di allenamento o di un provino del produttore, in cui il successo viene misurato tramite la distanza percorsa in un certo tempo.

Vi è inoltre la possibilità di reclutare un team per supportare gli eventi, con ingegneri, meccanici, meteorologi, direttori finanziari e molti altri. Si potrà fare la “formazione” della squadra in base alle esigenze, ruotando i membri dell’equipaggio man mano che si stancano, infatti permettere loro di riposare tra i rally, ripristinerà la loro resistenza più rapidamente. Dopo alcune gare, l’aspetto gestionale inizia ad entusiasmare e diventa una piacevole distrazione tra le lunghe e intense sessioni di guida. Come avviene nella serie F1 di Codemasters, dopo il completamento degli stage è possibile assegnare punti esperienza attraverso un albero di sviluppo, scegliendo tra due ramificazioni.

Oltre alla carriera, WRC 8 presenta una modalità stagione singola, una sezione dedicata a test/allenamenti e ad un comparto online, in cui le uniche opzioni consentono di prendere parte ad una partita veloce o la creazione di una lobby personalizzata. A fare da contorno vi sono classifiche online per ogni stage e sfide settimanali, infilando i giocatori in specifici abbinamenti auto, classe, pista. Presto verranno aggiunti degli eventi ESports, ma è tutto poco profondo ed entusiasmante, almeno per il momento.

SALI A BORDO PILOTA

Il posto dove si vuole realmente essere è dietro al volante e KT Racing lo sa, motivo per cui WRC 8 riesce a dare un ottimo feeling mentre si corre, soprattutto utilizzando un volante con force feedback completo. Ascoltare le istruzioni del co-pilota e reagire in tempo reale fornisce sempre una sensazione di euforia nei giochi di rally, ma il realismo raggiunto dalle location con licenza in questo titolo è tutt’altra cosa. La neve e il ghiaccio della Svezia sono una sfida all’inizio della carriera, le sue superfici scivolose sono, ironicamente, un battesimo del fuoco per i nuovi piloti. Combattere gli elementi è metà della sfida per i piloti di rally, che si tratti appunto di scivolare sul ghiaccio svedese, tagliare il fango fradicio del Galles o navigare tra le tappe italiane insidiosamente strette e polverose. Non è mai facile, mai niente di meno che snervante, ma ci si sente sempre bene guidando.

Un’altra importante novità apportata da WRC 8 è l’implementazione del meteo dinamico. Una funzionalità sempre più presente nei titoli racing odierni, che aumenta la realtà dell’esperienza di guida. La presenza delle condizioni meteorologiche variabili può riflettersi quindi sullo svolgersi delle singole tappe, ad esempio, è possibile partire in condizioni di terreno asciutto per poi incappare in acquazzoni di variabile intensità. Tuttavia in qualche occasione abbiamo percepito una sensazione di casualità con le pozzanghere che può rivelarsi frustrante, attraversandole senza problemi o sobbalzi con l’auto.

Meno impressionante è il sistema di collisioni che anche in questo capitolo lascia qualche dubbio, i danni infatti sono presenti e vi è possibilità di regolarli, tuttavia l’ammontare di botte che si prendono durante uno stage non è visibile totalmente una volta tagliato il traguardo sulla propria macchina.

PUNTI DI FORZA

  • Modalità Carriera ampliata e più profonda
  • Licenze ufficiali del WRC 2019
  • E’ stato inserito il meteo dinamico

PUNTI DEBOLI

  • Il sistema di collisioni ha ancora qualche pecca
  • Modalità multiplayer piatta e poco appetibile
  • Qualche imperfezione sul bagnato con il cambio di meteo

WRC 8 riesce a migliorarsi rispetto al precedente capitolo, introducendo una Modalità Carriera variegata e divertente, con l’assunzione e la gestione di un team che diventa parte integrante dell’ascesa al titolo di campione, oltre alla guida ovviamente. L’introduzione del meteo dinamico alza l’asticella del livello del realismo, anche se abbiamo notato una minore cura nel sistema di danni. Tuttavia il titolo di Kylotonn è da considerarsi uno dei migliori giochi di guida rally in circolazione. Giocarlo con volante e postazione di guida, vi farà immergere ancora di più nel mondiale WRC.

Scritto da
Matteo "bovo88" Bovolenta

Appassionato di videogiochi e console di ogni tipo, tecnologia ed informatica. Amante dei manga ed anime giapponesi, e della cultura nipponica in generale. Ha iniziato a videogiocare molto giovane prima con SNES e Game Boy, per poi passare a PlayStation. Da allora ogni genere di gioco lo ha sempre affascinato. Gli piace informarsi e tenere informati su questo fantastico mondo virtuale.

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