Non ci sono molte alternative di fronte alla crisi economica avviata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump: a confermarlo è Hiroki Totoki, CEO di Sony, che ne ha parlato nell’ultimo report finanziario della compagnia.
Sony ha confermato che sta valutando ulteriori aumenti di prezzo per la console PS5, a seguito dei dazi imposti dal presidente Donald Trump. I dazi hanno portato ai recenti aumenti di prezzo per le console Xbox di Microsoft, mentre Nintendo ha incrementato il costo di alcuni accessori. La compagnia nipponica, tuttavia, sta proprio come Sony valutando l’ipotesi di un incremento di prezzo per Switch 2.
Nell’ambito delle sue previsioni finanziarie per il prossimo anno fiscale, Sony ha dichiarato di aspettarsi circa 100 miliardi di yen (circa 680 milioni di dollari) di dazi. Per compensare, il CFO di Sony, Lin Tao, ha affermato che l’azienda sta valutando la possibilità di “trasferire” l’impatto che tali dazi avranno sui suoi profitti ai consumatori. Questa considerazione riguarda l’intera linea di prodotti dell’azienda e non si limita alla sola PS5.
Non si tratta però dell’unica ipotesi considerata dall’azienda al momento. Il CEO di Sony, Hiroki Totoki, ha affermato che spostare la produzione delle console PS5 negli Stati Uniti è una possibilità, in modo da aggirare i dazi.
L’attuale generazione videoludica resta comunque un caso più unico che raro. Invece dei tradizionali cali di prezzo delle generazioni passate, PS5 e Xbox Series X|S hanno visto i loro prezzi aumentare dal 2020. Non si è trattato del primo aumento di prezzo degli ultimi cinque anni: il mese scorso, il prezzo di PS5 è aumentato nel Regno Unito, in Europa e in Australia. Sony ha anche aumentato il prezzo del suo abbonamento a PS Plus in diversi territori nell’ultimo mese.
Nello stesso incontro, Sony ha annunciato di aver venduto 77,7 milioni di console PS5 dal suo lancio nel 2020, con 18,5 milioni di unità acquistate nell’ultimo anno fiscale. Il numero di console PS5 è molto vicino a quello di PS4 nello stesso periodo di tempo, ma le vendite di software sono in aumento e l’azienda prevede un aumento delle vendite first-party.
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