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[Recensione] Aliens: Fireteam Elite

Aliens: Fireteam Elite è uno sparatutto in terza persona sviluppato da Cold Iron Studio. Ambientato nel celebre universo di Alien, il titolo nasce principalmente per essere giocato in multiplayer co-op, così da poter organizzare una squadra di marine pronta ad affrontare una grande sfida. Gli eventi in Aliens: Fireteam Elite si verificano 23 anni dopo la trilogia originale, e vedono oltre 20 tipi di nemici pronti ad attaccare la squadra di marine. Aliens: Fireteam Elite uscirà domani, 24 agosto, su Playstation 4, Playstation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC. Tra terrificanti xenomorfi sputa-acido ed eroici marine alla ricerca della salvezza, andiamo a vedere i punti principali di Aliens: Fireteam Elite all’interno di questa recensione.

Versione provata: PC.

Campagna e multiplayer

La struttura della campagna di Fireteam Elite vede quattro capitoli primari aventi a loro volta tre missioni. La prima di queste, che ci introduce alla storia del titolo, consiste in una richiesta di soccorso inviata dal dottor Hoenikker, il quale si trova sulla raffineria Katanga: una missione apparentemente semplice che, molto presto, diventa più complessa di quanto potesse sembrare. Gli alieni attaccano a ondate i giocatori, sbucando improvvisamente dagli angoli e aggrappandosi al soffitto. Il senso di paura, a differenza di Isolation, è dato più dal quantitativo di alieni che, utilizzando anche i condotti dell’aria, corrono verso la squadra di marine. Inizialmente gli xenomorfi saranno di semplice tipo, senza particolari abilità, ma col tempo inizieranno a uscire sempre più alieni di varia natura. Per fare degli esempi, troviamo: il Prowler, che si riconosce delle scaglie rossicce presenti sulla pelle, e al quale piace sorprendere il giocatore da dietro gli angoli per poi fuggire nelle prese d’aria; lo Spitter, che si riconosce dal colore verde acido e il quale, per l’appunto, sputa acido; il Guerriero Xenomorfo, uno dei più ostici da affrontare inizialmente, a causa della sua massiccia armatura.

L’intelligenza artificiale di alieni e compagni sintetici non è particolarmente sviluppata: a tattiche ben specifiche, i nemici preferiscono caricare direttamente il giocatore, mentre i bot in squadra spesso si bloccano negli angoli o restano allo scoperto quando ci sono le ondate di alieni. Le missioni possono essere affrontate in singleplayer o in multiplayer co-op (la co-op locale non è disponibile) con altri due giocatori a completare la squadra. Aliens: Fireteam Elite è un titolo che si presta perfettamente alla modalità cooperativa tra più giocatori poiché, come vedremo tra poco, le classi si completano a vicenda e il livello di difficoltà si può alzare fino a rendere quasi inutile l’aiuto di un semplice bot. Prima di iniziare ogni missione, si può scegliere tra 5 diverse opzioni di difficoltà, anche se inizialmente solo tre di queste sono disponibili.

Classi e abilità

All’interno di Fireteam Elite si può scegliere tra cinque classi uniche: mitragliere, demolitore, tecnico, dottore e ricognitore; quest’ultima, tuttavia, si può sbloccare solo dopo aver completato la campagna principale. Ogni classe ha le proprietà abilità attive e vantaggi passivi, oltre ad avere specifici tipi di armi equipaggiabili. Solo il demolitore, ad esempio, si può armare di strumenti pesanti come mitragliatrici e lanciarazzi. Le classi, così come le armi, possono essere livellate indipendentemente, sbloccando così nuove abilità passive e modificatori da aggiungere tramite la griglia dei perk. Con l’avanzare del gioco, alcune classi diventano più importanti rispetto ad altre: il medico e il demolitore, per fare un esempio, risultano molto più efficaci rispetto al tecnico, soprattutto nelle missioni di difficoltà maggiore. È stato quindi notato come ci sia un certo squilibrio tra le abilità, che porta il giocatore a preferire spesso le solite classi piuttosto che variare tra esse.

Ogni volta che si termina una missione, si ottiene esperienza di classe e di armi, oltre a crediti da utilizzare nello shop in-game. Ricordiamo che, come abbiamo già detto all’interno di questo articolo, non vi saranno microtransazioni. Ci saranno invece dei DLC, che verranno rilasciati in seguito al lancio del titolo.

Carte e sfide giornaliere

Per rendere più ricco e longevo il titolo, gli sviluppatori hanno introdotto delle carte sfida: queste sono delle carte monouso che possono essere trovate nei forzieri durante le missioni, o tra le ricompense dopo aver terminato una sfida giornaliera. Prima di iniziare un nuovo livello, si può selezionare una carta che va a modificare la struttura della missione stessa, rendendola più difficoltosa ma garantendo un guadagno maggiore di punti esperienza e crediti. Inoltre, vi sono anche carte che permettono di avere benefici, come la quantità di punti vita raddoppiata, senza tuttavia applicare moltiplicatori di esperienza e crediti.

Le sfide giornaliere, invece, permettono di ottenere crediti extra e altri vantaggi. Oltre a queste sfide che il titolo propone, tuttavia, la rigiocabilità non è delle migliori: in svariate missioni tutto ciò che c’è da fare è attraversare lunghi corridoi per finire in stanze che sembrano una la fotocopia dell’altra, e così via, soprattutto nel primo capitolo di gioco. Certo, la possibilità di aumentare la difficoltà e i diversi modificatori permettono di affrontare una sfida più ardua, ma a livello di ricchezza strutturale Fireteam Elite si mostra un po’ debole.

Grafica e comparto tecnico

Visivamente, il titolo ha un aspetto semplice ma gradevole, pur peccando in dettagli e articolazione dal punto di vista della struttura delle mappe. L’illuminazione non è delle migliori, e alcuni punti di determinate missioni risultano fin troppo bui. Avanzando nella campagna principale, non si vedranno più solo lunghi corridoi, ma ci si sposterà in un sito di scavo che risulta decisamente più interessante alla vista.

Per quanto riguarda i suoni, tuttavia, abbiamo riscontrato un’insufficiente intensità, soprattutto nel momento in cui si spara. Alcune armi sembrano leggere, e i suoni degli spari risultano fin troppo deboli in un contesto come quello di uno sparatutto. Per quanto riguarda le impostazioni, invece, troviamo le solite opzioni per modificare la qualità delle texture, la luminosità, i comandi, il volume e altro; va però notato che non c’è la possibilità di modificare il FOV. Dobbiamo segnalare qualche intoppo dal punto di vista tecnico: durante le prime ore di gioco ci sono stati alcuni bug, alieni che sbucavano da sotto il pavimento e Fireteam Elite è anche crashato. Ciò dovrebbe essere tuttavia risolto con una patch al day one. In generale il titolo sembra comunque essere ben ottimizzato e non presenta grossi problemi che impediscono al giocatore di proseguire nella partita.

Aliens: Fireteam Elite è un titolo divertente da giocare in team con altre due persone, e rappresenta al momento l’esperienza Alien più interessante e piacevole da provare con in compagnia. Ricordiamo che il titolo uscirà il 24 agosto per PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC. Il prezzo è di 39,99€ per la versione standard, e di 69,99€ per la versione Deluxe, la quale include 4 DLC cosmetici e altri contenuti che verranno pubblicati in futuro.

PUNTI DI FORZA

  • Divertente in compagnia
  • Personalizzazione del personaggio e delle armi ben realizzata
  • Prezzo budget

PUNTI DEBOLI

  • Giocare in solo rende l’esperienza meno gradevole
  • Monotonia strutturale delle mappe in alcune missioni
  • Sensazione di sparo poco soddisfacente

Vi lasciamo di seguito il trailer in caso foste interessati

Ringraziamo Cold Iron Studios per il codice fornito per la recensione.

Scritto da
Gianluca Rossi

Nei momenti in cui i miei pensieri riescono ad avere un senso logico può capitare che io scriva cose.

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