Marvel: The Legendary Collection #34 | Moon Knight: Il fondo – Recensione

Andrea "Geo" Peroni4 Aprile 20244 Minuti

Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.

No, non è il fondo grattato dalla inizialmente spettacolare e poi aberrante serie live action Moon Knight, distribuita nel 2022 su Disney+, bensì del fondo emotivo toccato da Marc Spector, protagonista della storia di questo volume targato Hachette che ha ufficialmente concluso un terzo della sua immensa raccolta (trovate come sempre tutti i riferimenti all’abbonamento e al piano dell’opera poco più sotto).

Torniamo agli inizi del terzo millennio, quando la Marvel, così come altre case fumettistiche, era intenzionata a rivitalizzare il suo comparto di autori e ridare linfa vitale al genere. Kevin Smith, ad esempio, che fino a quel momento si era occupato solo di cinema, viene ingaggiato per rilanciare Daredevil, mentre J. Michael Straczynski, sceneggiatore di Babylon 5 e persino di un film tv de La Signora in Giallo, finì inisieme a John Romita Jr. sulle pagine di Amazing Spider-Man, personaggio che in quegli anni avrebbe vissuto quello che forse è stato il suo momento di maggior popolarità grazie alla saga cinematografica di Sam Raimi.

Ed è qui, appunto, che entra in gioco il romanziere noir e sceneggiatore tv Charlie Huston, al quale viene affidato il personaggio di Marc Spector, aka Moon Knight. Oscuro, tormentato, psicologicamente instabile: sebbene si trattasse di un personaggio ormai dimenticato da moltissimi appassionati di lettori, con la Marvel che da tempo lo teneva lontano dai riflettori, Huston si rivelò essere la scelta più logica e infine azzeccata per dare nuova linfa vitale all’avatar di Khonshu, nato nel 1975.

Huston non è un uomo di molte parole, e si affida alle immagini in più occasioni. I primi numeri del tomo scorrono così talmente velocemente, grazie soprattutto all’arte di David Finch che offre disegni solidi e duri – sì, proprio come il protagonista de Il fondo. Finch ci mette grande dettaglio, mostra brillantemente un brutale Moon Knight in un mondo brutale. Anche prima di allora Finch, già impegnato sulla serie, aveva definito il suo sporco ambiente come uno di costumi dannatamente attillati, edifici imponenti e ossa rotte, esponendo una durissima linea artistica per il personaggio.

Il passato di Moon Knight gioca un ruolo in ogni sua storia, e la run di Huston non era da meno. All’inizio della sua carriera da antieroe, Marc Spector lavorava per un’organizzazione losca chiamata Comitato, e ora i loro eredi vogliono vendetta, immaginando che il modo migliore per organizzarla sia provocare l’ex mercenario che ora ha toccato il fondo.

Anche se Moon Knight non è mai stato leggero e schiumoso, l’oscurità non si è mai insinuata nel suo titolo come in questo caso. Lo si percepisce praticamente in ogni pagina, organizzata come un flusso di piccole ma significative immagini in un mare nero di fondo. È un horror implacabile e divorante, non c’è pausa da esso, il lettore resta rapito spesso senza neppure rendersi conto che sono già trascorsi interi numeri del tomo. Qualcuno, ne Il fondo, ci ha visto una potenziale parodia/omaggio a Il ritorno del cavaliere oscuro, il capolavoro di Frank Miller del 1986, e forse è così. Quello di Spector ne Il fondo è un arco narrativo di caduta e ascesa, che però non si limita a martellare incessantemente la ripetizione.

Forse è questo il grande limite de Il fondo, quello cioè di non essere riuscito a slegarsi di dosso l’ingombro della gestione iniziale della storia che viene continuamente riportata al punto di partenza. Ma anche solo artisticamente, l’opera di Huston e Finch merita una lettura.

Ecco la sinossi del volume #34:

Abbandonato al suo destino tra le sabbie del deserto, un Marc Spector in fin di vita si ritrova costretto a implorare aiuto. Le sue preghiere sono accolte da Khonshu, il dio egizio della Luna, con cui Mark decide di stringere un patto. In cambio della salvezza, Spector acconsente di diventare l’arma dell’antico dio sulla Terra, un inarrestabile avatar assetato di vendetta. Tutto questo è successo diversi anni fa… adesso, Marc è stato abbandonato da Khonshu e si ritrova ancora una volta a toccare il fondo. È giunt il momento della vendetta per l’uomo e per la divinità, o di morire provandoci.

Se siete incuriositi dalla raccolta, cliccando qui potete accedere al piano completo dell’opera, e avrete anche informazioni utili nel caso vogliate sottoscrivere un abbonamento e ricevere alcuni bonus e sconti rispetto al prezzo base dei volumi. Poco sotto, trovate anche il link diretto al sito di Hachette.

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Scritto da

Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.