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Spider-Man: No Way Home – La spiegazione della scena post-crediti

Spider-Man: No Way Home è finalmente pronto ad arrivare in digitale e in formato fisico DVD e Blu Ray (se siete interessati, vi consigliamo di prenotare una copia prima che esauriscano!).

Il film diretto da Jon Watts e realizzato da Sony e Marvel Studios è stato un trionfatore incontrastato del botteghino internazionale, portandosi a casa oltre 1,8 miliardi di dollari e scalando le classifiche dei film con il più alto incasso di sempre.

Con cifre di questo tipo, è impossibile pensare che le due aziende non continueranno a collaborare in futuro, e infatti anche il finale di Spider-Man: No Way Home lascia importanti indizi per il futuro.

La scena post-crediti del film, in effetti, è stata sorprendente per molte persone, che forse non si aspettavano la comparsa di un certo personaggio (seguiranno spoiler, ovviamente).

Siamo quindi qui oggi a parlare della scena post-credits di No Way Home e di ciò che signficherà per il futuro di Spidey e del Marvel Cinematic Universe.

Io sono Venom!

La scena post-crediti di Spider-Man: No Way Home non fa altro che rendere di fatto canonico un altro universo narrativo che ora si intreccia con quello del MCU, vale a dire il franchise di Venom.

Nella scena, che si ricollega alla scena post-credits di Venom: La furia di Carnage, troviamo Eddie Brock (Tom Hardy) mentre discute con un barista in una località turistica, probabilmente la stessa nella quale si è ritrovato dopo il viaggio multiversale che lo ha visto protagonista.

Con la scena viene inoltre confermata una teoria che serpeggiava tra i fan sin dalla release del film diretto da Andy Serkis, e cioè che i simbionti possiedono una coscienza collettiva che permette loro di oltrepassare le barriere degli universi. In poche parole, sebbene questo Venom non abbia mai avuto a che fare con Spider-Man e non conosca la sua identità (l’incantesimo fallito di Strange porta nella realtà del MCU tutti coloro che conoscono l’identità dell’Arrampicamuri), il simbionte possiede in qualche modo anche i ricordi e le memorie del simbionte apparso in Spider-Man 3 di Sam Raimi. La teoria è stata inoltre confermata anche dagli sceneggiatori del film.

Eddie, che ha sempre con sé Venom, il quale resta però nascosto, sta conversando con il barista degli ultimi avvenimenti relativi a questo mondo, in particolare con la famosa Guerra dell’Infinito contro Thanos e il Blip che ha riportato in vita la metà di esseri viventi dell’universo spazzata via dalle gemme del Titano pazzo.

Il giornalista non è convinto della ricostruzione effettuata dal barista, sostenendo che, per la sua esperienza, gli alieni non tendono a far scomparire e riapparire le persone, quanto invece a mangiarne i cervelli. Un’ovvia discussione relativa a ciò che fa Venom: il simbionte, per sopravvivere, necessita infatti di alcune particolari sostanze contenute nei cervelli umani, come abbiamo appreso dalla serie di film.

A un tratto, però, Eddie e Venom iniziano a percepire qualcosa, per poi essere subito dopo risucchiati in un lampo di luce sotto gli occhi increduli del barista. L’incantesimo finale di Strange ha avuto effetto: coloro che conoscevano l’identità di Spider-Man sono stati rispediti nelle rispettive realtà, e questo include anche Eddie e Venom. Dopo poche ore di permanenza nel MCU, dunque, il simbionte saluta questa dimensione. O almeno così pensavamo.

La scena post-crediti si conclude infatti con un piccolo dettaglio: sul bancone del barista si trova infatti un frammento di Venom, che è ancora in vita! Nel trasferimento verso la propria realtà, infatti, il simbionte ha “dimenticato” una parte di sé, che è rimasta nel luogo in cui lui e Eddie si trovavano. Ora è ufficiale: il simbionte è arrivato anche nel Marvel Cinematic Universe.

Il futuro di Venom e Spider-Man 4

La scena post-crediti di Spider-Man: No Way Home ha di fatto due funzioni primarie, una delle quali inevitabilmente si ricollegherà con il futuro del MCU.

Probabilmente come parte dell’accordo firmato da Marvel e Sony nel 2019, dopo il famoso divorzio dell’estate, i Marvel Studios con questo rapido cameo hanno di fatto canonizzato anche l’universo narrativo della serie Venom, che proprio come gli universi degli Spider-Man di Tobey Maguire e Andrew Garfield fa ora parte dello sconfinato multiverso.

A questo punto, considerando che Morbius dovrebbe essere ambientato nello stesso universo di Venom e Venom: La furia di Carnage, possiamo capire che Sony voglia ampliare molto di più il suo SSU (Sony Spider-Man Universe), e non è da escludere che un giorno i vari personaggi di questa saga si incontreranno nel MCU, complice magari l’impiego di stratagemmi narrativi quali America Chavez, la ragazza capace di viaggiare tra le realtà che conosceremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, e forse anche Madame Web. Sony ha ufficialmente messo in cantiere il film e scelto Dakota Johnson come protagonista, e a quanto pare il personaggio sarà rielaborato e interpretato come una sorta di Stephen Strange alternativo.

Ci teniamo a precisare che le cose potrebbero comunque cambiare in corsa. Diversi indizi e teorie ci fanno infatti pensare che la saga di Venom e il prossimo Morbius facciano in realtà parte dell’universo narrativo dello Spider-Man interpretato da Andrew Garfield, il che significa che gli intrecci narrativi potrebbero essere più limitati del previsto.

La seconda “funzione primaria” di questa scena avrà un chiaro impatto sul futuro del Marvel Cinematic Universe, avendo di fatto introdotto il simbionte Venom nella timeline principale che ora, inevitabilmente, farà incrociare l’alieno lo Spider-Man di Tom Holland in futuro. Sony e i Marvel Studios hanno già avviato la produzione del prossimo film della serie, chiamato provvisoriamente Spider-Man 4, anche se per il momento manca una data di uscita, ma non è detto che il Venom del MCU farà la sua comparsa già in tale occasione. Se dovessimo fare una previsione, vediamo poco probabile l’utilizzo del simbionte già in occasione del quarto film, considerando che Sony vuole realizzare (almeno) un’altra trilogia con Holland nei panni di Peter Parker.

Il Venom del MCU potrebbe quindi restare in disparte almeno per un po’, mentre il Venom del SSU, interpretato da Tom Hardy, proseguirà quasi certamente la sua strada in autonomia – o forse allacciandosi ad altri film spin-off realizzati da Sony. Visti gli incassi di Venom: La furia di Carnage, difficilmente la major non darà il via libera a Venom 3, per il quale Hardy ha già alcune idee.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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