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Destinazione Next-Gen | PS5 e i Sony Worldwide Studios

Inutile che vi disperiate. Inutile crogiolarsi in pianti avviliti. La realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti: dopo (quasi) 7 anni di onorato servizio, PlayStation 4 e Xbox One sono pronte a lasciare il passo ai loro già illustri successori di nuova generazione, PlayStation 5 e Xbox Series X. Negli ultimi mesi, si è già dibattuto parecchio di potenza, specifiche, controller di qui e forma della console di là. Ci sarà modo per tornare sull’argomento, certo. Ma non è questo il giorno.

Next gen all’orizzonte nasce come una rubrica a cadenza assolutamente non fissa ma che proseguirà da qui fino al debutto delle nuove console, raccontando non solo realtà ma anche sogni e speranze di tutti gli appassionati dell’universo videoludico in merito a ciò che potrebbe portare con sé la next-gen. Ma dato che ne avrete fin sopra i capelli di sentir parlare di specifiche tecniche – Xbox Series X parte avvantaggiata sotto questo punto di vista, ma alcuni sviluppatori predicano pazienza in attesa di sapere le vere performance e potenzialità di PS5 – abbiamo deciso di iniziare parlando dell’argomento che più ci interessa: i giochi.

E come cominciare a raccontarvi della next-gen se non dai Sony Worldwide Studios, che in questa generazione hanno sfornato un capolavoro dietro l’altro? Vediamo ciò che ci potrebbe attendere nel futuro, su PS5. Magari già dalla fine di quest’anno.

TRA CREAZIONI E VISIONI

Una delle certezze che abbiamo sulla next-gen è che Sony continuerà a puntare sulla realtà virtuale. PlayStation VR è andato bene, con il pubblico che è rimasto soddisfatto: tra accessibilità e line-up, con alcune piccole perle esclusive come AstroBot: Rescue Mission, si tratta di uno dei migliori visori sulla piazza, e dalla sua ha inoltre il fattore prezzo da non sottovalutare mai quando si parla di prodotti destinati alla massa. Se pensiamo poi che, stando alle molte indiscrezioni degli ultimi mesi, PS5 si arricchirà inoltre di una nuova versione di PS VR, è chiaro che la periferica andrà arricchita con qualcosa di succulento. L’idea è che sarà ovviamente SCE London Studio a occuparsi di un nuovo titolo per la realtà virtuale: i creatori dell’ottimo Blood and Truth sono da sempre legati a progetti molto “particolari” in casa Sony (la periferica dei Move, EyeToy, SingStar e così via), e sarebbe dannoso per Sony non sfruttare la loro esperienza in questo settore anche nella next-gen. Allo stesso modo, ci piacerebbe rivedere in azione i talentuosi ragazzi di Pixelopus, freschi del divertente ma acerbo Concrete Genie e che potrebbero implementare in maggior misura le funzionalità di PS VR, qui relegate a semplice apparizione.

gt sport cover

Sempre restando in tema di realtà virtuale, un altro videogioco che potrebbe farne uso, seppur in piccola parte, è Gran Turismo 7. Ora, non sappiamo se il prossimo gioco di Polyphony Digital sarà effettivamente il settimo capitolo della serie principale, o se la software house nipponica si dedicherà a qualcosa di alternativo, come GT Sport. Sappiamo però con certezza che Polyphony si sta effettivamente “allontanando” dal suo ultimo simulatore di corse – nel 2020 gli aggiornamenti diminuiranno di intensità e frequenza – e che quindi qualcosa bolle in pentola. L’ipotesi che sia GT7, in ogni caso, è altissima. Dopo la chiusura di Evolution Studios nel 2016, Sony non ha altri studi esperti nel settore dei racing game oltre a Polyphony Digital, e nonostante la serie non abbia più l’appeal di un tempo, il nome Gran Turismo renderebbe sicuramente più appetibile la line-up di PS5.

Se c’è ben poco da dire su Media Molecule, che con tutta probabilità si dedicherà a espandere l’universo di Dreams anche su PS5 – e non è da escludere che la software house non farà altro per un bel po’ di tempo – il caso di SCE Japan Studio è invece sicuramente più interessante da dibattere. I creatori di Ape Escape, Demon’s Souls (ovviamente in collaborazione con From Software), Ico, Shadow of the Colossus, LocoRoco e chi più ne ha più ne metta, sono lontani dalle scene da un po’ troppo tempo. Dopo aver partorito l’apprezzato (ma neanche troppo, a livello commerciale) Gravity Rush 2 e il fallimentare Knack, che doveva diventare la mascotte PS4 e che invece finirà con l’essere ricordato come uno dei più sonori flop della storia di PlayStation, SCE Japan Studio è in silenzio stampa da più di 3 anni. Ovviamente è impossibile dire con sicurezza a cosa stia lavorando questa software house first party, ma possiamo rifarci ad un rumor molto potente delle ultime settimane per ipotizzare il sogno proibito di molti giocatori: un gioco horror. Ma non un gioco horror in particolare, bensì IL gioco horror. E non parliamo purtroppo della serie Forbidden Siren, IP ideata dallo stesso Japn Studio su PS2 ma che, assurdamente, non ha avuto lunga vita. Parliamo invece di Silent Hill. Secondo vari insider, Konami e Sony sono giunti ad un felice compromesso per entrambe: la prima offre a noleggio il marchio, mentre la seconda sviluppa un nuovo capitolo della serie – ovviamente come esclusiva PS5 – e ne gestisce il marketing, rimettendosi in corsa nel campo dei giochi horror tornati in auge negli ultimi anni anche grazie all’esplosivo successo di Capcom e del suo Resident Evil 2. Perché, a questo punto, non sfruttare SCE Japan Studio proprio per il ritorno in gran stile di Silent Hill? L’ipotesi è forse poco fondata oggi, ma dannatamente affascinante.

I PEZZI DA NOVANTA

Ciò su cui però Sony ha un notevole vantaggio rispetto alla diretta rivale, riguarda ovviamente i pezzi da novante dei suoi Worldwide Studios, una serie di software house cioè di livello mondiale che negli anni sono sempre state sinonimo di produzioni al top salvo rarissimi scivoloni. I nomi, ormai, li conosciamo tutti molto bene. Naughty Dog, Sony Bend, Sucker Punch, Guerrilla Games, Sony Santa Monica, senza dimenticare l’ultima arrivata Insomniac Games che ha comunque una lunga storia alle spalle con il colosso giapponese.

Sebbene non abbiamo ancora avuto alcuna indicazione ufficiale da parte di Sony sui progetti in seno alle varie SH first party, possiamo ipotizzare con una buona dose di certezza quali saranno i titoli che vedremo su PlayStation 5, partendo dai più ovvi. E iniziamo quindi da uno dei videogiochi più apprezzati della generazione, il titolo che ha saputo reinventare con straordinario successo una delle IP più conosciute di PlayStation: God of War. Il sequel-reboot del franchise di Sony Santa Monica, nel 2018, ha stupito in lungo e in largo, decretando una rinascita di Kratos e mostrandolo in una forma smagliante nonostante i molti anni sulle spalle. Non ci sono ancora indicazioni precise riguardo un sequel, ma Cory Barlog, autore di questo indiscutibile capolavoro, ha già lasciato più di un indizio circa il fatto che Santa Monica si sta già occupando di Kratos e Atreus. God of War II, God of War: Part II, God of War: Ragnarok. I titoli proposti sono tanti ma sono anche solamente ipotesi: l’unica cosa certa è che Sony non lascerà passare molto tempo prima di riportare sui nostri schermi la mitologia norrena.

uagna horizon

E a notare da quanto il colosso giapponese sta puntando sull’immagine di Aloy, la rossa protagonista di Horizon: Zero Dawn, non sarebbe da escludere un ritorno del franchise già nei primi mesi dall’uscita di PS5, considerando inoltre che il brand sta già assumendo una forma multimediale con il fumetto in arrivo in estate e ambientato dopo gli eventi del primo gioco. Guerrilla Games, apparsa sottotono con Killzone: Shadow Fall, si è ripresa di prepotenza un posto tra le grandi con la creazione di questo action open world, tanto che Hermen Hulst, co-fondatore della software house, è stato da pochi mesi promosso a capo assoluto di SIE Worldwide Studios. Come se non bastasse, Guerrilla è anche colei che ha dato i natali al prodigioso motore grafico Decima Engine, tra i migliori in circolazione e utilizzato anche da Hideo Kojima per Death Stranding. Creare un engine di tale caratura non è da tutti, e in Sony sono tanti ad essere rimasti stupiti dal talento di GG.

Restando in tema di titoli che hanno sbancato su PS4, occorre ricordare che anche Sony Bend Studio ha ormai ottenuto un posto alla tavola dei big, grazie alla sua IP inedita Days Gone. Il talento, a questa software house, non è certamente mai mancato: non dimentichiamoci che si tratta degli sviluppatori di Uncharted: L’abisso d’oro, ma soprattutto dell’intera serie Syphon Filter, che anche i nostalgici come noi chiedono a gran voce di rivedere un giorno su PS5. L’impressione, però, è che il destino di SIE Bend sia già deciso. Dopo aver avuto una libertà creativa pressocché totale da Sony per lo sviluppo di Days Gone, il successo commerciale di tale IP non può essere dimenticato tanto facilmente, ed è proprio per questo che siamo quasi completamente convinti che dalla sede centrale sia arrivato l’ordine di dedicarsi da subito a un sequel del survival post-apocalittico uscito circa un anno fa. Un Days Gone 2, se ci pensate, è tutt’altro che improbabile, anche se considerando i tempi attuali di sviluppo dovremo attendere almeno fino alla fine del 2021 per vederlo dal vivo, se non addirittura 2022. Su PS5, ovviamente.

ratchet e clank into the nexus

Tra coloro però che hanno più probabilità di farsi vedere nei primi mesi dal lancio di PS5, oltre a Guerrilla, ci sono ovviamente i ragazzi di Insomniac Games, il più “giovane” degli studi ad essere entrato a far parte di SIE Worldwide Studios – l’acquisizione avvenne lo scorso agosto, se ben ricordate. La software house americana è stata assorbita da poco, è vero, ma la loro decennale storia è sempre stata legata a Sony, con pochissime eccezioni. Su console PlayStation, gli insonni hanno dato vita a marchi storici come Spyro e Ratchet & Clank, senza dimenticare l’ultimo Marvel’s Spider-Man. Fermo restando che il draghetto viola non è (purtroppo) più di loro competenza da molti anni e che quindi non interessa più l’ambito delle esclusive PS5, sarebbe decisamente folle pensare che Sony non abbia commissionato un sequel di Spider-Man dopo l’incredibile successo del gioco nel 2018, e stando ai recenti rumor Insomniac si sta occupando proprio di quello. L’esordio su PS5 per Insomniac, però, potrebbe non riguardare l’Arrampicamuri più famoso al mondo, bensì un’altra sua serie di punta, quella dei già citati Ratchet e Clank.

Facendo eco ai rumor delle settimane scorse, che parlavano di un nuovo capitolo in concomitanza dell’uscita di PS5, anche noi riteniamo che Insomniac Games potrebbe aver davvero deciso di riprendere in mano la serie, considerando che il remake su PS4 uscito nel 2016 fu un vero e proprio successo di critica e pubblico, ma purtroppo anche l’unico gioco della serie nell’arco di un’intera generazione. Non era mai successo, prima d’ora: su PS2 arrivarono 4 giochi della serie, su PSP altri 2, mentre PS3 ebbe l’intera trilogia Future ai quali seguirono altri tre titoli minori. In pratica, un esponente della serie all’anno in media, questo fino a che non è arrivata PS4 e sono cambiate le priorità. I fan del Lombax e del piccolo robottino sono però ancora tanti, e questa è una serie dal potenziale praticamente sconfinato. Sarebbe davvero bello tornare a esplorare l’universo in compagnia di Ratchet e Clank, anche e soprattutto per sapere come prosegue la trama principale della serie dopo gli eventi di Into the Nexus nel 2013.

Restano due big da “snocciolare”, ma sono anche quelli le cui mosse future al momento risultano essere più difficili da prevedere. Questo perché, banalmente, sono ancora al lavoro su grossi progetti per PS4 che vedranno la luce nei prossimi mesi, Coronavirus permettendo: parliamo ovviamente di Naughty Dog e Sucker Punch, impegnate rispettivamente su The Last of Us: Part II e Ghost of Tsushima. Il primo è stato rinviato a data da destinarsi a causa dell’emergenza COVID-19, mentre per il secondo l’impressione generale è che, anche in questo caso, non sarà rispettata la finestra di lancio di giugno. Su Sucker Punch, insomma, è ancora difficile fare previsioni per il futuro di PS5. Se Ghost of Tsushima dovesse rivelarsi un successo, è probabile che il gioco darà il via a una serie, ma la software house di Bellevue potrebbe anche decidere di tornare a occuparsi di InFamous. Difficile, ma non impossibile, il ritorno sulle scene della serie di Sly Cooper, ma per un progetto di questo tipo Sony potrebbe scomodare un altro dei suoi studi minori, o anche affidarsi a una casa esterna come avvenuto nel caso del remake di MediEvil.

Naughty Dog, del resto, come appena ricordato, sta ancora ultimando i lavori su The Last of Us: Part II, ma è anche vero che abbiamo avuto qualche possibile indizio su ciò che ci attenderà su PS5. Lo scorso autunno, i cagnacci di casa Sony confidarono di non avere in programma un vero e proprio multiplayer per TLOU 2, ma affermarono anche che, in qualche modo, questo sarebbe arrivato: l’ipotesi altamente fondata è quella di uno spin-off, forse free to play, che riproporrà la formula del multigiocatore survival del primo capitolo. Su ciò che verrà dopo, però, attualmente c’è il buio più totale. Un ritorno di Nathan Drake e di Uncharted? Difficile, ma Naughty Dog si è detta favorevole. Non è da escludere tuttavia che il marchio possa essere dato in mano a un’altra software house, come già accaduto con L’abisso d’oro su PS Vita. Una nuova IP fantascientifica? Giravano voci, anni fa, su questo misterioso progetto, ma non sappiamo se diventerà mai realtà. Il tanto agognato ritorno di uno storico franchise con Jak & Daxter 4? Chissà. Qualche primordiale idea sul gioco, ormai quasi 10 anni fa, c’era, come dimostrano i concept emersi nel 2016. Il desiderio di molti è che i cagnacci si decidano finalmente a riprendere in mano l’universo dei Precursor. Per almeno qualche anno, però, non se ne farà niente…

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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