Home Curiosità Marvel: The Legendary Collection #63 | Wolverine: Arma X – Recensione

Marvel: The Legendary Collection #63 | Wolverine: Arma X – Recensione

Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.

Ci sono storie che definiscono un personaggio. Wolverine: Arma X è una di queste. Scritto e disegnato da Barry Windsor-Smith nei primi anni ’90, questo volume ci porta nel cuore più freddo e disumano della nascita del mutante più iconico della Marvel. Non è una storia d’azione come solitamente Logan ci ha abituati: è un thriller psicologico che racconta la trasformazione del mutante con gli artigli in un’arma vivente.

Dimenticate la solita origin story. Arma X non parla dell’infanzia di Logan, né delle sue radici canadesi. Qui ci troviamo nel momento in cui viene catturato da una struttura governativa segreta, spogliato della sua umanità e trasformato, pezzo dopo pezzo, in un’arma perfetta. Il celebre adamantio non è un dono, ma una maledizione fusa nelle sue ossa contro la sua volontà. È una prigione fatta di dolore, aghi, macchinari e psicologi senza volto. Il protagonista non è un eroe, è una cavia. E per gran parte del fumetto, Logan è più una bestia in gabbia che un uomo.

Il racconto si muove tra frammenti di pensieri, dialoghi da laboratorio e scariche di violenza improvvisa. Il lettore viene tenuto sul filo, sospeso tra il disorientamento e la claustrofobia, fino all’esplosione finale.

Lo stile di Barry Windsor-Smith è assolutamente unico. Ogni tavola è dettagliatissima, a volte quasi soffocante nella sua crudeltà. I macchinari sembrano usciti da un incubo cyberpunk, i volti dei dottori sono tanto anonimi quanto inquietanti, mentre Logan, nudo e coperto di tubi, è ritratto in tutta la sua brutalità animale. Il tratto non è solo illustrativo, è narrativo: comunica disagio, tensione, alienazione.

È una lettura ostica, disturbante, molto più vicina alla fantascienza distopica che al classico fumetto di supereroi. Ma è proprio in questo che risiede la sua forza. Non ha bisogno di spiegare tutto, non dà appigli facili: immerge il lettore in un inferno clinico e lascia che siano le sensazioni a guidare. E in tutto questo, paradossalmente, riesce a far emergere la tragedia dell’uomo Logan, intrappolato in un corpo che non riconosce più.

Molti pensano a Wolverine come a un antieroe violento e tormentato, e Arma X è forse il fumetto che più di ogni altro ha costruito questa immagine. È un’esperienza, più che una semplice lettura. Un viaggio crudo e disturbante dentro il cuore di tenebra di uno dei personaggi più amati della Marvel. Non ti lascia con una morale, ma con una domanda: cosa rimane di un uomo, quando lo si spoglia di tutto?

Ecco la sinossi del volume #63:

Preparatevi per una storia scioccante e cruda come nessun’altra: il grande narratore Barry Windsor-Smith si appresta a rivelare come Logan è stato trasformato nella spietata macchina per uccidere nota a tutti come Arma X. Catturato da un’unità militare canadese clandestina e sottoposto a orribili esperimenti, Wolverine è stato ridotto a poco più di un animale. Attenzione, però, parliamo di una belva feroce che è impossibile da contenere. Intrappolati nel loro laboratorio, gli scienziati scopriranno presto cosa significa essere braccati dal mostro che loro stessi hanno creato.

Se siete incuriositi dalla raccolta, cliccando qui potete accedere al piano completo dell’opera, e avrete anche informazioni utili nel caso vogliate sottoscrivere un abbonamento e ricevere alcuni bonus e sconti rispetto al prezzo base dei volumi. Poco sotto, trovate anche il link diretto al sito di Hachette.

Prenota qui la Marvel Legendary Collection di Hachette

GLI ALTRI VOLUMI DELLA LEGENDARY COLLECTION

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Chi è Galactus, il divoratore di mondi | Speciale Fantastici 4

Nel firmamento del mito supereroico, tra esseri cosmici, entità onnipotenti e universi...

Marvel: The Legendary Collection #62 | Spider-Man: Blu – Recensione

Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da...

Marvel: The Legendary Collection #61 | Rocket Raccoon: Una storia di inseguimenti – Recensione

Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da...

Google incastra un falso dentista: aveva cercato sul web come fare una devitalizzazione

Succede anche questo: un uomo senza licenza odontoiatrica è stato arrestato e...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425