Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza quindicinale edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.
Nel panorama cosmico della Marvel, pochi personaggi hanno vissuto una rinascita tanto dirompente quanto Rocket Raccoon. Lanciato verso il grande pubblico dal successo del film Guardiani della Galassia del 2014, Rocket si è visto rapidamente protagonista di una testata tutta sua. La serie Rocket Raccoon #1-6, che Hachette ha raccolto col titolo di Una storia di inseguimenti, scritta e inizialmente disegnata da Skottie Young, con l’ingresso di Jake Parker ai disegni nel finale, è una corsa sfrenata nello spazio tra risate e storie da raccontare.
Rocket Raccoon, in questa serie, è esattamente ciò che i fan si aspettano da un personaggio lanciato così bene dal mondo del cinema (non che prima fosse molto diverso, ma è col MCU che ha raggiunto la popolarità): uno scavezzacollo armato fino ai denti, linguacciuto, spavaldo, ma anche capace di sorprendente lealtà e (incredibile ma vero) tenerezza. Skottie Young, noto per il suo stile grafico fortemente stilizzato e i suoi toni umoristici, qui decide di concentrarsi su un Rocket leggermente meno cinico e più cartoonesco rispetto alle sue controparti più “seriose” degli anni passati.
Fin dalle prime pagine del #1, Rocket è sulle tracce dell’amore… o meglio, in fuga da chi sostiene di averlo amato. La trama prende il via quando il nostro procione scopre che potrebbe non essere l’ultimo della sua specie: c’è qualcun altro là fuori che gli somiglia molto. E non è affatto una buona notizia.
I sei numeri ruotano attorno a un intreccio semplice ma efficace: Rocket si trova ricercato per crimini che non ha commesso (o che ha dimenticato di commettere?) e perseguitato da un esercito di ex-fidanzate spaziali infuriate. Inseguito, catturato, fuggitivo, e poi di nuovo al centro del caos, Rocket cerca di risolvere il mistero di chi stia cercando di incastrarlo… e perché.
Accanto a lui troviamo sempre l’inseparabile Groot, usato con intelligenza sia come spalla comica che come ancora emotiva. L’alchimia tra i due, anche nei fumetti, funziona alla perfezione: dove Rocket è irruento, Groot è paziente (almeno finché non viene coinvolto in una rissa intergalattica).
Il cuore della storia, al di là delle gag e delle sparatorie, è una riflessione sull’identità e la solitudine. Rocket è convinto di essere unico, l’ultimo della sua razza, e il solo fatto che qualcuno possa metterlo in dubbio lo destabilizza. È una lettura più profonda di quanto ci si aspetterebbe da una serie così visivamente esuberante.
Young scrive con un ritmo indiavolato: ogni numero è denso di battute, scontri spettacolari, scene slapstick e colpi di scena. L’umorismo non è mai fine a sé stesso: spesso rivela insicurezze del protagonista o gioca con gli stereotipi del genere sci-fi. In questo senso, Rocket Raccoon è anche una sorta di parodia affettuosa della space opera: si prendono in giro prigioni galattiche, regine aliene vendicative, portali dimensionali e bounty hunter ridicoli.
Ogni episodio termina con una mini-cliffhanger che ti spinge a leggere il successivo. Nonostante questo, la serie funziona anche letta tutta d’un fiato, come una graphic novel episodica ma coesa.
Uno degli elementi distintivi della serie è l’aspetto grafico. Skottie Young, nei primi quattro numeri, firma sia i testi che i disegni. Il suo stile è inconfondibile: personaggi deformati, occhi grandi, dinamiche esasperate, colori vividi. Il mondo visivo che crea è caotico ma perfettamente coerente con il tono narrativo: è un universo in cui tutto è possibile, dove anche le armi hanno personalità e le astronavi sembrano uscite da un sogno psichedelico.
Quando Jake Parker prende il posto ai disegni dal numero #5, il cambiamento si nota, ma non stona. Parker riesce a mantenere una linea stilistica coerente con quella di Young, pur con tratti più definiti e meno “infantili”. Il passaggio è morbido, e la storia continua senza perdere in energia o impatto visivo.
In definitiva, Rocket Raccoon: Una storia di inseguimenti di Skottie Young e Jake Parker è una serie frizzante, divertente e visivamente travolgente. È il perfetto esempio di come un personaggio nato come spalla comica possa reggere da solo una testata se l’autore trova la chiave giusta. Young riesce a centrare il bersaglio con una narrazione scoppiettante, personaggi memorabili e un’ambientazione che sprizza creatività da ogni vignetta.
Ecco la sinossi del volume #61:
Volano pellicce! Il Guardiano della Galassia Rocket Raccoon è costretto a fare i conti con il suo nuovo status da criminale più ricercato dell’universo!
Insieme al suo arboreo alleato Groot, l’amatissimo combattente è stato incastrato con l’accusa di omicidio. Ma chi è il procione impostore che ha realmente commesso il crimine? E perché vuole vedere a tutti i costi Rocket dietro le sbarre? Con poliziotti spaziali, banditi spaziali ed ex fidanzate spaziali alle calcagna, scoprire la verità e provare la propria innocenza sarà molto più facile a dirsi che a farsi!
Se siete incuriositi dalla raccolta, cliccando qui potete accedere al piano completo dell’opera, e avrete anche informazioni utili nel caso vogliate sottoscrivere un abbonamento e ricevere alcuni bonus e sconti rispetto al prezzo base dei volumi. Poco sotto, trovate anche il link diretto al sito di Hachette.
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